Non potremmo mai rinunciare alla pausa pranzo. Però dovremmo fare attenzione ad attuarla nella maniera giusta, senza compiere certi sbagli.
La pausa pranzo è un momento della giornata lavorativa di tutti noi alla quale non si può rinunciare. Fare un break per ricaricare le energie in vista della seconda metà di tranche quotidiana in cui darsi da fare è fondamentale. Bisogna trarre la “benzina” necessaria per non arrivare eccessivamente stanchi una volta giunti al termine.
Immaginate invece come sarebbe studiare o lavorare, sia in ufficio che al cantiere, in negozio od anche in smart working, senza la pausa pranzo. La vitalità e la freschezza di inizio turno ben presto lascerebbe il posto ad una spossatezza tanto fisica quanto mentale.
Ma molto spesso la pausa pranzo rischia di essere compiuta facendo le scelte sbagliate. E questo sia per la salute che per il portafogli, oltre che per l’ambiente. Concedersi della frittura o del cibo da fast food non è certamente il top per quanto riguarda l’ambito nutrizionale.
Pausa pranzo, come farla nel modo giusto
Serve solo a riempire lo stomaco. Inoltre spesse volte portate del genere costano almeno sui dieci euro. E sostenere un esborso simile ogni giorno alla fine ha un certo peso in bilancio. E poi c’è da affrontare il discorso che riguarda lo sversamento di ciò che lasciamo o delle varie confezioni e bottiglie di plastica.
Se poi questo è un pasto anche consumato di fretta, ecco che aggiungeremo dell’altro male al male che potremo fare a noi stessi. Molto meglio preparare qualcosa di certamente più sano a casa, per confezionarlo adeguatamente e portarlo con noi. Al lavoro ci sarà certamente un fornetto per potere riscaldare tutto, badiamo bene a non usare l’elettrodomestico con involucri di carta stagnola, in tal caso.
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Inoltre scegliamo dei sacchetti per alimenti biodegradabili, per l’ambiente questa è la migliore scelta possibile. Cerchiamo invece di abolire del tutto l’uso della plastica, che è quanto di più nocivo esista per la natura. Avvaliamoci il più possibile di insalate, ortaggi e frutta freschi di stagione più che di frittate, pasta e quant’altro.
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E proviamo pure a limitare il ricorso a prodotti confezionati e che eventualmente contengano anche additivi, conservanti e grassi.