Ecco l’antica ricetta di un contorno molto saporito, le patate in tecia, piatto ricco di gusto realizzato così come vuole la tradizione.
Specialità del Friuli, in particolare di Trieste, si tratta di una preparazione in sé molto semplice da cui vien fuori un piatto dall’aroma intenso e decisamente sostanzioso.
Tutto il bello delle pietanze e dei sapori del passato ma sempre attuali e da conoscere e scoprire, soprattutto quando sono espressione di specifiche zone del nostro Paese.
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Le patate in tecia prendono questo nome dal tipo di padella, chiamata appunto tecia in dialetto friulano, che era fatta di ferro e annerita. Dopo al cottura questa padella non veniva lavata ma soltanto pulita rimuovendo lo sporco evidente. Usando la stessa sempre per la medesima preparazione si otteneva il risultato di creare una crosticina attorno alle patate, croccanti e ben dorate.
Le patate sono arricchite di un soffritto di lardo, cipolla e pancetta per poi proseguire in una cottura lenta, come è tipico di molti piatti del passato, con l’aggiunta di brodo di carne.
Per cominciare la prima cosa da fare è pelare le patate e lessarle finché non saranno morbide. Poi schiacciarle con una forchetta grossolanamente, non del tutto, non bisogna farne una purea, e lasciarle intiepidire all’interno di una boule.
Nel frattempo tritare la cipolla e metterla a soffriggere in padella insieme al lardo che si scioglierà. Dopo un pò aggiungere la pancetta tagliata a bastoncini o a dadini e lasciare che rosoli per alcuni minuti.Far andare avanti il soffritto fino a quando i grassi del lardo e della pancetta non assumono un aspetto trasparente.
A questo punto bisogna aggiungere le patate e unire un pò di sale. Cospargere anche con una leggera spolverata di pepe nero e con un cucchiaio di legno mescolare le patate amalgamandole agli altri ingredienti nel soffritto.Quindi procedere versando un mestolo di brodo per volta e mescolando di tanto in tanto finché il tutto si unisca bene a fuoco moderato.
Le patate dovranno poi staccarsi dalle pareti della padella e prendere un colore ambrato e si formerà una crosticina tutt’intorno.
Questo è il segnale che la preparazione è terminata, non resta quindi nient’altro da fare che impiattare e servire subito il contorno, per gustarlo ben caldo.