Simbolo della cucina italiana, nessun italiano saprebbe rinunciare ad un piatto di pasta. Ma quanta se ne può mangiare a settimana? La risposta da uno studio.
È considerato uno dei cibi che rendono felici anche per questo motivo non dovrebbe mancare dalla nostra alimentazione, noi italiani la amiamo e siamo il popolo che la consuma di più al mondo parliamo di 23 kg a persona all’anno.
Stiamo parlando ovviamente della pasta di cui siamo anche i principali produttori. Tra pasta corta o lunga, secca o fresca abbiamo di che offrire e scegliere. E benché ormai sia stato ampiamente sdoganata la bufala per cui i carboidrati della pasta siano nemici della dieta, bisogna comunque darsi dei limiti e chiedersi quanta pasta si può mangiare in una settimana.
Per quanto la pasta renda felici e non bisogna farsela mancare, bisogna sapere anche di che tipo di prodotto stiamo parlando. Si tratta comunque di un alimento calorico, pensiamo che 100 grammi sono equivalenti a 200 kcal a cui dobbiamo aggiungere tutte quelle rappresentate dai vari sughi e condimenti che la accompagnano.
Quindi, la pasta non fa male, ma bisognerà stare attenti alle quantità e qualità della pasta che si consuma. Non eccedere con i condimenti è il primo segreto e soprattutto per rendere la pasta un alleato anche in dieta, perché non solo non fa male ma non fa neanche ingrassare se non esageriamo.
Uno studio ha dimostrato che consumare pasta 3 volte alla settimana, con condimenti ipocalorici, non fa ingrassare, ma bisogna comunque stare attenti ad alcuni aspetti.
Per esempio, è meglio non solo accompagnarla con condimenti non troppo ricchi, ma anche di mangiarla a pranzo invece che a cena oppure scegliere tipi di pasta a basso contenuto glicemico e consumarla nei giorni di maggiore movimento.
È utile poi mangiare verdure prima di consumare la pasta e questo perché le prime hanno un alto potere saziante il che ci farà accontentare anche di un piatto ridotto. Infine, se proprio al semplice sugo si vuole mangiare una pasta bella saporita sarebbe meglio pesare meno di 100 grammi a persona, ma fermarsi intorno ai 50/60 grammi a testa.