La passione per la pasta è una caratteristica tutta italiana ma quanta se ne può mangiare e quanto fa bene? Una ricerca scientifica chiarisce alcuni luoghi comuni.
Con quasi 4 milioni di tonnellate di pasta prodotte nel 2020, l’Italia ha la leadership mondiale del settore. A seguire troviamo Stati Uniti, Turchia, Egitto e Brasile.Il 62% della produzione italiana viene esportata all’estero. Se consideriamo l’Europa, la percentuale sale, raggiungendo il 75%. Negli ultimi 10 anni il consumo di pasta nel mondo è passato da 9 a 17 milioni di tonnellate annue.
Gli italiani non solo sono i primi nella classifica della produzione ma sono anche i primi consumatori con 23 kg a testa di consumo anunale. Al secondo posto si trovano i turchi con 17 kg di pasta annui a testa. Difficile risalire a chi per prima ha avuto l’idea di unire acqua e farina per preparare questo alimento. Di certo sappiamo che oggi ne esistono più di 300 formati, tanti da poter consumare uno diverso, quasi ogni giorno dell’anno.
Sulla rivista scientifica The Lancet Public Health è stata pubblicata una ricerca che ha analizzato la correlazione tra l’assunzione di carboidrati e la mortalità. La ricerca è stata condotta dal National Institutes of Health, l’Istituto nazionale di salute, prendendo in esame 15.428 adulti di età compresa tra i 45 e i 64 anni, in quattro comunità statunitensi.
La ricerca ha dimostrato che l’assunzione di carboidrati garantisce almeno 4 anni di vita in più. Il risultato è comunque controverso perché chi non consuma carboidrati tende a sostituirli con grassi vegetali o animali. La relazione quindi, deve tenere conto, oltre al mancato consumo di carboidrati anche del consumo dei grassi animali.
Gli specialisti consigliano di consumare 80 grammi di pasta al giorno per 4 o 5 giorni a settimana. È preferibile la cottura al dente della pasta perché assorbe meno acqua rendendola più digeribile. Inoltre, il consumo di pasta al dente non fa alzare l’indice glicemico. Gli specialisti convergono sul fatto che non è la pasta a far ingrassare ma lo sono i condimenti e il consumo esagerato.
Per 100 grammi di pasta, preparata con farina di semola fornisce 353 calorie circa, con farina integrale 350 calorie e la pasta fresca ripiena arriva a 300 calorie. Per non assumere troppo sale, leggi qual è la quantità giusta da versare nell’acqua di cottura. Consumare la pasta ha diversi benefici:
Per cuocere correttamente la pasta scopri il segreto degli chef.