La pasta e fagioli secondo la ricetta di Antonino Canavacciuolo, in una versione della tradizione rivisitata, morbida, super cremosa, saporita e indimenticabile: vediamo insieme come si prepara in tutti i passaggi.
I primi piatti della cucina italiana sono così vari ed eclettici che diventa difficile illustrarli tutti e sceglierne uno. L’abbinamento con sughi di ogni genere è una prerogativa della nostra tradizione culinaria, così come la possibilità di accostare la pasta ai legumi ha regalato piatti memorabili alla storia. Oggi la ricetta che vogliamo indicarvi è quella di una pasta e fagioli strepitosa, ma riveduta e corretta dal noto chef Antonino Canavacciuolo.
Un primo della tradizione contadina, amato durante la stagione invernale, ma assaporato tiepido anche durante quella estiva, che vede molte versioni regionali con sfumature differenti, ma sempre buonissimo. La ricetta proposta da chef Canavacciuolo è semplice e straordinaria al tempo stesso. Un tripudio di sapori e gusto, cremosità e profumi di una cucina d’altri tempi, quella sana e sincera, ricca e completa, adatta in ogni mese dell’anno, per momenti intensi di vera cucina italiana.
I sapori della cucina napoletana esplodono in questo piatto, che denota qualità davvero straordinarie, recuperando i nutrienti abbinati ai legumi, ma lasciando la sapidità del lardo e dell’aglio, usati in abbondanza in questo prelibato primo piatto. Una versione che nasce dal cuore di questo importante chef campano, che ama condividere i segreti raccolti durante la sua infanzia tra le mura domestiche e non solo. Seguiamo insieme i passaggi per realizzare e poi per assaporare lo spettacolare manicaretto by Canavacciuolo, succulenta e cremosissima ricetta che parte dalla terra napoletana.
Tempo di preparazione: 2 ore più il tempo di cottura della pasta
Dosi per 4 persone
Ingredienti
200 g di pasta corta
200 g di fagioli secchi
50 g di trito di lardo
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla bianca
1 spicchio di aglio
1 foglia di alloro
prezzemolo q.b.
peperoncino q.b.
sale
pepe nero
olio extravergine d’oliva
Per l’olio all’aglio
1 testa di aglio
100 ml di olio extravergine di oliva
La sera prima si mettono a bagno i fagioli secchi, per almeno 12 ore, per ammorbidirli per bene e si prepara l’olio all’aglio frullando la testa d’aglio incorporando a filo la dose indicata di olio extravergine d’oliva. Per preparare il piatto mettere a cuocere i fagioli in un casseruola bella grossa dove mettere anche a pezzi cipolla, carota, sedano e la foglia di alloro, ricoprendo il tutto con acqua, e lasciare cuocere per un paio di ore. Una volta ammorbiditi i fagioli scolare e conservare l’acqua di cottura, avendo cura di filtrarla. In un’altra casseruola rosolare l’olio con lo spicchio di aglio e il peperoncino a piacere.
Aggiungere i fagioli ammorbiditi in precedenza e l’acqua di cottura. Quando l’acqua raggiungerà il bollore buttare la pasta e lasciare cuocere preoccupandosi di continuare a girare. Una volta che la pasta sarà cotta al dente togliere la pentola dal fuoco ed aggiungere il trito di lardo, il prezzemolo, salare, pepare, mettere infine un filo di olio extravergine ed un filo di olio all’aglio. Il segreto è lasciar riposare la pasta e fagioli qualche minuto prima di servire e godersi questo incredibile primo piatto, completo e ricco, buonissimo e gustoso in questa amabile versione dello chef Antonino Canavacciuolo.
La pasta e fagioli, il grande classico sostanzioso ed economico, definito nella letteratura la “carne dei poveri”, ha diverse declinazioni, che si differenziano per alcuni degli ingredienti, primo fra tutti la scelta della qualità dei fagioli da adoperare: alcuni usano i borlotti, altri le varie qualità di fagioli bianchi come i cannellini. C’è chi insaporisce con il guanciale, chi con la cotenna, chi ancora con osso di prosciutto. Anche il tipo di pasta utilizzata varia di regione in regione, di famiglia in famiglia e si spazia dallo spaghetto spezzettato, ai ditali rigati, alla pasta fresca e nell’incertezza si va di pasta mista.
Comunque la si prepari questa pietanza si può definire un piatto unico, che unisce un primo ed un secondo, un pasto assolutamente completo e nutriente, ricco e gustoso. Nasconde al suo interno vere proprietà benefiche poiché, per esempio, garantisce l’assunzione di minerali e oligoelementi, è povero di grassi ma è stracolmo di ferro, vitamina B7, protegge il corretto funzionamento intestinale e difende la salute cardiovascolare. Insomma buono e sano, cosa volete di più da un piatto strepitoso, una vera coccola del palato.