Il primo piatto italiano di eccellenza che non può mancare sulla tavola degli italiani ma non tutta la produzione è uguale. Controlla bene l’etichetta della pasta.
La pasta è un derivato dei cereali soprattutto del grano duro. È un alimento ad alto potere energetico: 350 kcal/100 g per la pasta secca. Importante alimento della dieta mediterranea che prevede un apporto di carboidrati che varia dal 55% al 65%. Una percentuale che varia anche in funzione dell’apporto giornaliero di zuccheri semplici che non devono superare il 12% dell’energia totale giornaliera.
Una valutazione che deve essere effettuata da un nutrizionista anche in relazione al proprio metabolismo e alle proprie condizioni fisiche e mediche. Sia l’eccesso di carboidrati sia il loro difetto produce delle patologie. Nel primo caso si passa dall’obesità, alla carie, al diabete. Nel secondo caso, sostituendo i carboidrati con proteine e grassi si rischia l’ipercolesterolemia, patologie epatiche e renali e alcune forme tumorali.
Per questo motivo sentiamo spesso fare riferimento alla dieta equilibrata: occorre trovare un giusto equilibrio tra i vari nutrienti, senza escluderne nessuno a priori.
Nel supermercato è facile trovare tante marche di pasta dal costo diverso. Il prezzo non sempre è un indice che ci aiuta a scegliere quella più buona. Anche la marca non è sempre indice di qualità. In aiuto ci vengono le diverse associazioni che svolgono dei test sulla qualità di molti prodotti, alimentari e non alimentari. Per alcune caratteristiche possiamo scegliere da noi in maniera molto semplice.
L’Unione europea ci viene in aiuto con l’obbligo di inserire la tabella dei valori nutrizionali. Proprio da questa possiamo ricavare informazioni molto utili. La prima informazione riguarda i soggetti allergici, dopo la dicitura: “Potrebbe contenere tracce di…” oppure ““prodotto in uno stabilimento che utilizza anche…” troviamo eventuali tracce di allergeni.
L’altro valore da verificare nella stessa etichetta è il valore energetico o calorie che per la pasta di semola di grano duro si aggira a 350 per 100 grammi. Un altro valore da controllare è il contenuto di proteine che deve essere almeno del 12%. Il riferimento è sempre la pasta di semola di grano duro.
L’ultimo valore da verificare è la quantità di fibre che deve essere almeno del 4%. Scartare quelle con valori inferiori. Da preferire inoltre quelle a bassa essiccazione per evitare la formazione della furosina. Potrebbe essere interessante conoscere la provenienza del grano, lo stabilimento dove viene molito e quello dove viene prodotta la pasta. Queste ultime informazioni comunque non ci forniscono informazioni specifiche sulla qualità. Fai anche attenzione alla marca di pasta: in base ad un test alcune non sono consigliate.