La pasta è con ogni probabilità la regina indiscussa delle tavole italiane. Un italiano su tre la mangia ogni giorno mentre nove italiani su dieci la portano in tavola abitualmente. Vediamo alcuni consigli dei nutrizionisti per rendere questo alimento ancora più salutare e nutriente.
Non solo protagonista sulle tavole degli italiani ma anche portavoce della nostra cultura in altre nazioni tanto che ogni 25 Ottobre dell’anno viene festeggiato il World Pasta Day, evento che raduna milioni di amanti della buona cucina.
Negli anni precedenti è stata un po’ demonizzata venendo appellata come alimento che fa ingrassare. Fortunatamente, i nutrizionisti sono venuti in soccorso di questo cibo, scagionandola da ogni accusa ed inserendola anche nei regimi alimentari dei soggetti a dieta.
È inoltre un interprete fondamentale nella costituzione della dieta Mediterranea, di cui tutti conoscono i benefici. Risulta una fonte ingente di carboidrati complessi ed insieme al pane o altri cereali dovrebbe comporre il 50\60% del fabbisogno giornaliero dell’apporto calorico quotidiano.
Nonostante tutto ciò, alcune caratteristiche della pasta tutt’oggi rimangono segrete: vediamo alcuni consigli dei nutrizionisti in relazione a quest’alimento per renderlo ancor più salutare e nutritivo.
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Pasta, i consigli dei nutrizionisti: cotta al dente è più sana
È questione di gusti: c’è a chi piace di più la pasta scotta ed a chi piace di più quella al dente. Lasciando da parte le preferenze però, la scienza propone un dogma irremovibile, ovvero “la pasta al dente (e quindi cotta leggermente meno) è più sana per l’organismo“.
Una cottura troppo prolungata nel tempo permette un maggior assorbimento di zuccheri, cosa che può provocare in diversi soggetti picchi glicemici. Mangiare tale alimento scotto non è una scelta saggia né per chi soffre di diabete, né per chi è affetto da glicemia alta e né per chi vuole controllare il proprio peso corporeo.
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Abbinala con i legumi per un pasto super nutriente
La combinazione tra pasta e legumi è un’accoppiata perfetta in quanto fornisce tutti e 8 gli amminoacidi essenziali, ovvero quelle sostanze che il corpo non riesce a produrre da solo e deve quindi necessariamente assumerle tramite l’alimentazione.
Se da una parte i legumi contengono poca metionina, d’altro canto la pasta contiene poca lisina: basta per far combaciare i due fattori per avere un risultato perfetto parlando in campo nutrizionale.
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Scegli la pasta integrale per un apporto maggiore di fibre
Variare la tipologia di pasta è un’operazione necessaria per differenziare le sostanze introiettate nel nostro corpo. Una delle migliori è sicuramente quella integrale, poiché composta per larga parte di fibre.
Queste sostanze sono importantissime per migliorare la digestione, regolare il microbiota, cronicizzare l’evacuazione fecale e per favorire in generale il benessere dell’intestino.
Infine, le fibre solubili contenute in pasta e cereali regolano l’assorbimento di zuccheri e grassi e quindi aiutano anche a mantenere il peso forma.