Come fare per scegliere una passata di pomodoro di qualità al supermercato? Ecco alcuni consigli utili per fare la scelta migliore.
Nel corso degli anni il pomodoro e le sue conserve che si trovano al supermercato sono finite più volte al centro dell’attenzione; da una parte i controlli si sono fatti più ferrei e dall’altro noi consumatori abbiamo iniziato ad imparare quali sono le caratteristiche che fanno una passata di pomodoro un prodotto di qualità. Tutti i consigli utili.
La passata di pomodoro è indubbiamente il sugo più utilizzato nella cucina italiana: dal classico sugo per arricchire la pizza, passando per il ragù corposo alla bolognese a quello che si prepara per la realizzazione del polpette. Insomma, qui da noi con le bottiglie di pomodoro ci facciamo davvero di tutto.
Tuttavia, se non si preparano in casa le conserve bisogna comprarle al supermercato e qui l’offerta è davvero molto vasta e cambia anche a seconda del supermercato in cui siamo soliti fare la spesa. E allora come si fa a scegliere una buona passata di pomodoro? Quali caratteristiche si deve tenere in considerazione per comprare un prodotto di qualità?
Un lungo scaffale e tante bottiglie di vetro trasparente apparentemente uguali l’una all’altra, ma ovviamente non è così e ogni passata di pomodoro è diversa dall’altra e questo fa la differenza nel consumo tra un prodotto buono e uno invece che non lo è. Cosa valutare nella scelta?
Occhio subito all’etichetta e in particolare alla provenienza dei pomodori. Sarebbe meglio scegliere un prodotto 100% del resto l’Italia è il secondo produttore mondiale di conserve con un indotto da 4 miliardi di euro l’anno.
Scegliere una passata italiana significa avere la (quasi) certezza di un prodotto di qualità, se non altro perché sappiamo che qui i controlli lungo tutta la filiera sono abbastanza rigidi, ma vuol dire anche strizzare l’occhio al green perché ricordiamoci sempre se scegliamo prodotti quanto più vicini a noi geograficamente questi impattano meno sull’ambiente.
Attenzione poi al colore della passata che deve essere di un bel rosso viso acceso e uniforme. Questione ingredienti, in questo senso le uniche voci devono essere pomodoro ovviamente, acido citrico che è un conservante e sale, al massimo si possono aggiungere erbe aromatiche come il basilico, ma niente di più.
Controllate il sottovuoto che garantisce la giusta conservazione; per capire se fa è fatto bene bisogna premere il tappo sulla parte centrale e se sentiamo un click significa che c’è aria all’interno e che il prodotto non è più buono.
Infine, attenzione al codice questo indica oltre all’anno di produzione anche un numero che si riferisce al giorno dell’anno in cui è stato lavorato il pomodoro. Essendo questo un frutto stagionale, possiamo capire dal numero del giorno se è stato imbottigliato fresco oppure no. Il range di riferimento deve essere tra 190-290 che indica i giorni da luglio a settembre che combaciano con la raccolta dei pomodori.