I costi che aumentano sempre di più per la produzione degli alimenti sta diventando una problematica abissale che preoccupa il mondo dell’industria alimentare. Roberto Gelfi, presidente della sezione lattiero casearia di Confragricoltura Emilia Romagna, lancia l’allarme anche sul Parmigiano Reggiano.
La guerra in Ucraina sta trascinando con sé, oltre a devastazione, morti e feriti, anche una grandissima preoccupazione nel mondo delle industrie.
I costi di produzione (elettricità, materie prime, gas) salgono a dismisura facendo diminuire sempre di più la realizzazione di numerosi prodotti.
Recentemente è scattato l’allarme anche per il Parmigiano Reggiano, al quale mancherebbero latte ed energia per produrlo.
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A lanciare l’allarme è stato Roberto Gelfi, presidente della sezione lattiero casearia di Confragricoltura Emilia Romagna, il quale ha affermato che il rincaro dei prezzi (direttamente o indirettamente) starebbe mettendo a repentaglio la produzione di uno dei maggiori prodotti italiani: il Parmigiano Reggiano.
Un’altra profonda problematica arriva dalla mancanza di latte soprattutto nella regione dell’Emilia Romagna dove viene per l’appunto realizzato il Parmigiano Reggiano.
A farne la spesa non sono solamente queste due alimenti ma anche molti altri tra cui figura l‘olio di oliva, già in forte rialzo di prezzo.
Gelfi ha dunque aggiunto sulla questione: “Si rischia di non produrre i quantitativi di latte richiesti, per la trasformazione in formaggio Parmigiano Reggiano, dalla programmazione 2023-2024 del Consorzio a causa dei rincari l’allevatore potrebbe decidere di ridurre il numero di capi e di conseguenza la produzione complessiva di latte”.
Ciò a cui potremo andare incontro è dunque una carenza sul mercato di questo alimento così come ad un suo rialzo di prezzo molto marcato. Ci aspettano tempi cupi al supermercato.