Il Parmiggiano Reggiano dannoso come il fumo? Sembra uno scherzo, ma pare che l’Onu ci abbia pensato per un po’. Il formaggio italiano più conosciuto al mondo e altre eccellenze del nostro Bel Paese (come la pizza e il prosciutto crudo di Parma) hanno rischiato grosso, ma adesso possono tirare un sospiro di sollievo i produttori italiani di formaggi, salumi, olio e vino: non sono e non saranno nel mirino dei caschi blu dell’Onu.
Dall’ONU fanno sapere che l’Oms non «criminalizza specifici alimenti», ma fornisce indicazioni e raccomandazioni per una dieta sana, ha precisato Francesco Branca, direttore del dipartimento di nutrizione dell’Oms per la salute e lo sviluppo, evidenziando che le notizie di «bollini neri dell’Oms su tale o tale alimento non sono corrette».
Si calmano le acque anche al Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Abbiamo letto con attenzione il documento “Time to deliver” e risulta evidente – commenta Riccardo Deserti, direttore Consorzio Parmigiano Reggiano – che l’Oms non ha messo sotto accusa le eccellenze italiane, né tantomeno il Parmigiano Reggiano che è noto per essere sano e naturale, per l’alta digeribilità, l’elevato contenuto di calcio e minerali, l’assenza di additivi e conservanti. L’Oms esprime tuttavia raccomandazioni a favore dell’adozione di norme di etichettatura sui prodotti per evidenziare la presenza di sale e grassi saturi. Questo punto apre il rischio – lamenta Deserti – che a livello mondiale si alimenti un “sistema Arlecchino” con grande confusione o, ancor più grave, che taluni paesi strumentalizzino tale raccomandazione per introdurre nuove barriere commerciali. Un pericolo – sottolinea – che ci preoccupa. Occorre ora lavorare su più fronti, per chiedere di definire in trasparenza e coerenza linee guida generali per i sistemi di etichettatura promossi da Oms. Serve un approccio legato alla reale educazione sui comportamenti dei consumatori e non un semaforo».
Il caso parmigiano ha fatto scendere in campo anche il vicepremier Salvini: «Parmigiano reggiano, ma anche prosciutto, olio, pizza e altre eccellenze italiane dannose come il fumo??? All’Onu sono matti, giù le mani dai prodotti italiani!», ha scritto su Twitter. Neppure il tempo di intraprendere la battaglia che la polemica è stata spenta sul nascere. Per fortuna.