L’aumento del prezzo del pane in Italia ad aprile 2023 sta creando preoccupazione tra i consumatori e gli esercenti del settore alimentare. Ecco a quanto ammontano le cifre odierne in alcune città del Belpaese.
La guerra in Ucraina non ha portato solo morte e devastazione nel territorio nazionale governato da Volodymyr Zelens’kyj, bensì anche un forte preoccupazione a livello economico in tutta Europa.
Il rincaro del pane è principalmente dovuto all’incremento dei costi dei prodotti base come farina, lievito, acqua e carburanti, oltre al costo degli stipendi dei panettieri. Secondo le stime dei produttori, l’incremento potrebbe oscilla tra il 5 e 10% su base nazionale.
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I grandi panifici e supermercati potrebbero avere maggiori margini di manovra, ma i piccoli panifici locali con una clientela abituale potrebbero essere costretti ad integrare l’eventuale rialzo del prezzo nei loro guadagni per mantenere la loro attività in vita.
Tuttavia, gli esperti ritengono che l’aumento del prezzo del pane sottolinei la necessità di creare politiche pubbliche per sostenere il settore alimentare locale e proteggere i consumatori dalle fluttuazioni dei mercati globali.
A denunciare la situazione è Assoutenti che il 15 Marzo ha stilato una lista completa delle città in cui il costo del pane è lievitato maggiormente. Andiamo a vederla insieme.
Aumento del prezzo del pane: le città più colpite
Ad aggiudicarsi la medaglia d’oro in questa scabrosa classifica è Ferrara. In base alle ultime rilevazioni del Mise, qui un chilo di pane fresco realizzato con farina di grano costa fino a 9,8 euro (quotazione massima), mentre il prezzo medio si attesta a 5,31 euro al kg.
A seguire troviamo Forlì, dove il costo giunge fino ai 9 euro al kilogrammo. Il prezzo medio invece si attesta sui 4,37 euro al kg. I listini superano i 6 euro/kgin numerose città, da Milano a Bari, passando per Ancona, Macerata, Bologna, Bolzano, Modena, Reggio Emilia, Trento e Udine. Le province più economiche risultano essere Napoli (2 euro al kg il prezzo massimo), Cosenza (2,5 euro), Benevento (2,65 euro).
In definitiva, l’aumento del prezzo del pane a causa dei costi dei produttori e dei problemi di manodopera sembra inevitabile, ma con la giusta gestione e la collaborazione tra i panifici e i consumatori, è possibile proteggere questo settore prezioso e sostenibile.