Siete amanti della cucina fusion? Vi piacciono le specialità provenienti da paesi lontani? Allora il Pad Thai potrebbe fare al caso vostro. In una ciotola il viaggio verso la Thailandia.
Per chi è esperto di cucina fusion e orientale forse questo piatto non ha bisogno di presentazioni. Sintetizzando, ed estremizzando, possiamo affermare come il Pad Thai stia alla Thailandia come la pizza stia all’Italia. Si tratta della pietanza tipica thailandese, quel piccolo lembo di terra tra la Cambogia e il Golfo del Bengala però così ricco e caratteristico dal punto di vista gastronomico. In praticamente qualsiasi parte del Paese non è difficile trovare bancarelle o ristoranti più o meno “pettinati” che non propongano ai turisti questa specialità dal gusto inevitabilmente forte e speziato. Un piatto sicuramente non adatto a chi ama mangiare “scondito”, ma un concentrato di gusti sapori che rappresenta la vera essenza della gastronomia di questo territorio. Anche in ristoranti thai qui in Italia si può assaggiare il Pad Thai, ma come è normale che sia la versione autentica di questa ricetta la si può consumare solamente nel suo paese d’origine. Stiamo parlando di un piatto ricchissimo di ingredienti, a base di pasta accompagnata da uova e verdure; il tutto in un unica ciotola come vuole la tradizione locale.
Pad Thai: gli ingredienti e la storia del piatto tipico della Thailandia
Il Pad Thai è una pietanza a base di pasta lunga di riso saltata in padella con vari altri ingredienti, tra cui uova, salsa di pesce, arachidi, verdure, germogli di soia, peperoncino, gamberi e pollo (o tofu). Ne esiste anche la versione vegana, benché non autentica, priva dei prodotti di derivazione animale. È però particolarmente curiosa la storia dell’origine del Pad Thai. Nonostante sia il piatto simbolo del Paese stiamo parlando di una ricetta relativamente recente, risalente a circa 80 anni fa. Racconto vuole che sia stato, negli anni ’40, il primo ministro Luang Phibunsongkhram, per volere del Re, a indire un concorso culinario che coinvolgesse i più importanti cuochi tailandesi dell’epoca. Obiettivo? Creare un piatto che potesse identificare la Thailandia nel mondo. Alla fine la spuntò proprio il Pad Thai che, tra numerose proposte, trionfò grazie alla grande varietà di prodotti locali che si possono ritrovare nel piatto. Per concentrare, in un’unica ciotola, tutto il gusto della Thailandia. E a giudicare dal successo avuto sembra proprio che il piano del Re abbia funzionato…