Oscar Farinetti, il celebre imprenditore e fondatore della nota catena di punti vendita rilascia un’assurda dichiarazione: “Eataly non usa grano italiano, mi rifiuto”
Per quanto concerne il settore food, e non solo, Oscar Farinetti rappresenta una punta di diamante del territorio italiano, grazie alla fondazione della catena di punti vendita “Eataly”, il cui successo si è dimostrato un una rapida ascesa ed espansione.- L’imprenditore, dapprima amministratore delegato e presidente di Unieuro, fonda nel 2004 la catena di distribuzione alimentare grazie alla somma ottenuta in seguito alla vendita dell’azienda di elettronica. Mai scelta fu più azzeccata, tanto che Eataly risulta nel 2012 presente in Italia su 9 punti vendita, già in crescita all’estero, con negozi in Giappone e uno a New York.
Solo l’inizio di un lungo brillante percorso, che ad oggi conta numerosissimi punti vendita in Italia, ma anche in diverse località, come Brasile, Germania, Svezia, Turchia, Francia, Giappone, Corea del Sud Russia, Canada, Emirati Arabi, Stati Unti, Russia, Arabia Saudita. L’idea del progetto è conservare nel territorio l’anima italiana della cucina, ma ovviamente anche esportarla all’estero in modo fedele, in costante e proattiva celebrazioni delle ricchezze del suo patrimonio alimentare.
Una caratteristica identitaria e riconoscibile quella che contraddistingue il mondo di Eataly in tutto il settore alimentare, motivo per il quale l’ultima rivelazione del suo fondatore risulta particolarmente assurda. E’ infatti proprio la catena che si vanta di produrre e commercializzare prodotti italiani ad ammettere l’utilizzo di grano proveniente dall’esterto: la sconcertante motivazione di questa inaspettata scelta dell’imprenditore.
Oscar Farinetti, l’assurda dichiarazione: “Non uso grano italiano”
Oscar Fatinetti, celebre nome dell’imprenditoria italiana, ex amministratore delegato e presidente di Unieuro, è il fondatore della celebre catena alimentare presenta a livello internazionale in numerosi Paesi del globo. Si tratta di Eataly, firma riconoscibili del cibo italiano e delle ricchezze che contraddistinguono il territorio, dalle materie prime alle tradizioni culinarie, esportate nel mondo ma conservate anche all’intero dei confini.
Un obiettivo, quello dell’imprenditore, raggiunto con grande successo, come dimostrano le decine e decine di negozi presenti in Italia, ma soprattutto i punti vendita all’estero, dal Giappone alla Turchia, dagli Stati Unti all’Arbia Saudita. Proprio per l’accento che il mondo Eataly, su scelta del fondatore, continua a porre sulla tradizione culinaria italiana, patrimonio di enorme qualità e cultura, l’ultima notizia risulta particolarmente sgradita.
Si tratta della strana dichiarazione di Oscar Farinetti nel corso di un’intervista in tv, che dichiara apertamente di non utilizzare grano italiano per la pasta firmata Eataly. Il motivo è riassunto nel punto di vista dirompente e inaspettato che condivide pubblicamente: “Il grano italiano non è una materia prima di alta qualità“. Per motivi climatici e territoriali, l’imprenditore sostiene infatti che la migliore coltivazione di grano sia presente negli Stati Uniti e in Canada, location a cui si affida principalmente.