L’olio è un prodotto che serve tantissimo in cucina: gli italiani cercano sempre il migliore. Ma sai leggere l’etichetta?
Tra i prodotti agroalimentari più consumati al mondo c’è sicuramente l’olio (in particolare quello d’oliva). La sua storia è ricca di dettagli: una cosa è certa, non è un prodotto nato negli ultimi anni ma ha ormai una storia secolare.
C’è chi lo utilizza come condimento, c’è chi lo adotta per cucinare e c’è anche chi ama ingerirlo, trattasi di un alimento alquanto particolare.
L’olio d’oliva, in particolare, viene ottenuto con la pressione a freddo della polpa delle olive: il colore va dal giallo al verde ed è uno dei più ricchi di acido oleico.
Secondo alcuni studi interessanti, l’olio durante l’infanzia contribuisce all’accrescimento corporeo e alla formazione delle ossa. In età adulta, invece, contrasta i disturbi alle arterie e abbassa i livelli di colesterolo del sangue.
Quando andate al supermercato con l’obiettivo di acquistare una bottiglia d’olio, dovete saper leggere l’etichetta: se non lo sai fare, il rischio di truffa è dietro l’angolo.
Olio d’oliva, devi saper leggere l’etichetta per evitare truffe
Quasi tutti gli alimenti presenti in commercio sono dotati di etichettatura: su questo particolare ‘foglio’, le varie aziende riportano i valori nutrizionali di un determinato cibo ed altre informazioni importanti.
Per l’olio, devi sapere sicuramente farlo. Il consumatore di oggi tende in realtà ad informarsi su tutto ciò che finirà poi in tavola: ogni singolo dettaglio può fare la differenza sulla scelta finale.
In materia legislativa, l’ingrediente in questione viene regolato dai Regolamenti Europei che esaudiscono i desideri dei consumatori.
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUI NOSTRI CANALI INSTAGRAM E TELEGRAM
Per legge, su una bottiglia d’olio, va riportata la denominazione di vendita e la categoria. Occorre ad esempio leggere la dicitura ‘olio extra vergine di oliva’ oppure ‘olio di sansa di oliva’ (ecc). Riportare informazioni come un eventuale processo di raffinazione o presenza di procedimenti meccanici.
L’origine dell’olio non può proprio mancare: può essere uno Stato dell’Unione Europea ma anche uno Stato extracomunitario.
Non manca inoltre la quantità netta del liquido presente in bottiglia, le modalità di conservazione (al riparo dalla luce, ad esempio), le informazioni nutrizionali, il lotto di appartenenza e la campagna di raccolta delle olive.