L’olio di oliva non è eterno come si può pensare: anche questo amato alimento ha una scadenza. Nel momento che succede una determinata cosa significa che è andato male.
L‘olio di oliva è immancabile nelle cucine. Alleato per chi adora mangiare e chi cucinare, tuttavia capita di non usarne molto e che una bottiglia duri tantissimo: al contrario di quanto spesso si pensa, però non eterna. Infatti, questa ha una scadenza e se non si riscontrano determinati elementi significa che è stata superata.
L’olio così è andato a male e non dovrà essere consumato per evitare di avere ripercussioni sull’intestino.
In questo cosa si può utilizzare per altri usi al di fuori dei fornelli come ad esempio pulire casa nutrire tavoli vecchi o ancora riparare serramenti.
Per capire se l’olio di oliva sia andato a male è necessario fare diversi test per comprendere affondo il suo stato e verificare se eventualmente sia andato male.
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In primo luogo è necessario verificare il suo colore: questo dovrebbe essere del suo classico giallo e verde. Nel caso sia diventato rossastro significa che è andato a male e non va assolutamente usato.
Altri elementi da tenere a mente in merito all’olio è il suo odore. Nel caso questo sia sgradevole è importante non ricorre a questo olio, in particolare se è acido.
Tutti questi fattori indicano lo stato dell’olio: in generale il suo ciclo di vita dura per circa 18 mesi dalla sua estrazione.
Dopo questo periodo sarebbe meglio evitare di utilizzarlo in quanto ormai è andato a male e come alimento se non è in ottime condizioni ci possono essere ripercussioni sull’organismo. Non è quindi un fattore da sottovalutare.