Come riconoscere se l’olio è buono oppure no? Che sapore, colore e profumo deve avere? Ecco le caratteristiche dell’olio evo.
É uno dei prodotti più contraffatti del settore agro-alimentare, ma che aspetto, colore e profumo deve avere l’olio extra vergine di origine? A quali elementi dobbiamo affidarci per capire e riconoscere se siamo in presenza di un buon olio?
Per riconoscere un olio evo non contraffatto possiamo affidarci a dei trucchi, li stessi usati anche dagli esperti. Iniziamo con il colore: partiamo col dire che l’aspetto visivo è il meno affidabile, di fatto modificare il colore è molto semplice. Per esempi, si può ottenere il classico colore verde aggiungendo clorofilla.
Tuttavia, teniamo presente che, se non ci sono state alterazioni, il verde indica che l’olio è prodotto con olive poco mature; se l’olio è giallo brillante è stato ottenuto con olive arrivate a piena maturazione; il giallino trasparente, infine, denota la scarsa qualità delle olive.
L’olio evo, comunque, tende al verde.
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I tre elementi imprescindibili per riconoscere se un olio evo è buono oppure no sono: la corposità, densità e aspetto olfattivo.
Per valutare la densità di un olio basta lasciarlo scorrere su di un cucchiaio e osservarlo in controluce. Un olio evo ha una corposità e densità media. Viceversa, se poco denso siamo in presenza di un olio contraffatto o vecchio.
Per quanto riguarda l’aspetto olfattivo partiamo con il dire che un buon olio evo sa di erba fresca appena tagliata. L’olio evo non è mai inodore e soprattutto non sa mai di chiuso. Al contrario, un olio senza odoro è segno di contraffazione, mentre se sa di chiuso vuol dire che è olio mal conservato.
Chiudiamo con il sapore: un buon olio evo deve avere un sapore leggermente amaro e lievemente piccante. Gli aromi e sentori di un olio buono danno una percezione di fruttato che, a seconda della maturazione dell’oliva, può intenso, medio o dolce.
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