Il Pianeta è sempre più messo a rischio dalle produzioni alimentari. Tra consumo dell’acqua ed emissioni di co2 , alcuni cibi sono molto pericolosi per l’ambiente.
Consumo e produzione responsabile. Questo è il 12esimo obiettivo dell’Agenda 2030 dell’ONU per proteggere il Pianeta da un uso distruttivo del cibo.
Il comparto alimentare è fondamentale per la sopravvivenza, ma purtroppo sempre più spesso le modalità di coltivazione di molti prodotti sono insostenibili, impattando pesantemente sull’ambiente.
A questo si aggiunge lo sfruttamento massiccio delle risorse offerte da madre natura, sempre più piegata dai soprusi dell’uomo. Con il costante aumento della popolazione globale è molto importante ritrovare un equilibro tra il consumo e la produzione di cibo: in fatto di scarti alimentari i dati sono allarmanti.
Molti alimenti prodotti inoltre impattano negativamente sull’ambiente circonstante inquinandolo pesantemente. Tra questi i formaggi la cui produzione richiede una massiccia emissione di anidride carbonica. Per non parlare del grande inquinamento creato a seguito del loro trasporto.
Pianeta a rischio: alimenti insostenibili
Altro alimento altamente insostenibile per il Pianeta è lo zucchero: la sua coltivazione prevede una quantità incredibile di acqua, circa 19 mila litri per un acro di canna da zucchero, contribuendo inoltre alla perdita della biodiversità
Altro cibo pericoloso per la Terra è il cioccolato, anche in questo caso per il fatto che per produrlo servono quantità di acqua spropositate.
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Sulla lista nera dei cibi impattanti sull’ambiente rientrano l’olio di palma, in quanto la sua produzione genera ben 559 milioni di tonnellate di anidride carbonica, nonché le carni di manzo e di agnello, i cui allevamenti anche in questo caso richiedono tantissima acqua e CO2.
Quest’ultimo gas, determinante l’effetto serra, viene rilasciato massivamente anche a seguito della produzione di alimenti quali salmone, riso, burro, pancetta, tacchino, asparagi, vitello e pesci, lattuga, latte in polvere, yogurt, arance, patate congelate, pomodori in scatola e anche dalla tostatura del pane.
Grandissime quantità di acqua sono sprecate per produrre uova, soia, mandorle.
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Pericolosissimi mais, a causa della presenza di pesticidi necessari per la sua coltivazione, e gli alimentari confezionati per la loro produzione richiedono un grande consumo di energia. Da evitare di mangiare il tonno rosso, specie a rischio di estinzione.