Quando si è a dieta la bilancia diventa uno strumento molto importante per dosare gli alimenti da mangiare. Ogni piatto deve rispettare certi pesi e misure e pranzare o cenare fuori casa può diventare un incubo perché diventa quasi impossibile pesare il cibo. Quindi addio pasti fuori casa? Assolutamente no, uno studio inglese ci dice come comportarci quando siamo a dieta e dobbiamo sederci a tavola in un locale o a casa di altri senza dover obbligatoriamente portarsi dietro il bilancino da cucina.
La mano può trasformarsi in un ottimo strumento di misurazione e si rivela molto utile quando siamo outdoor. Pugni chiusi, palmo della mano e dita diventano dei validi sostituti della bilancia in caso di necessità e a seconda della tipologia di alimenti. Ad esempio se dovete ‘misurare’ pesce e carne la porzione più idonea equivale alla vostra mano aperta senza considerare le dita, mentre se si tratta di cereali l’unità di misura diventa il pugno chiuso. Solitamente viene usato per pesare i cereali crudi, in caso si tratti di cereali cotti conteggiate il doppio pugno chiuso.
Se si tratta di formaggi, invece, la quantità da considerare equivale ai nostri pollici uniti sia per spessore che per ampiezza, mentre per le patate ci si regola come con i cereali, cioè con il pugno chiuso. Per le verdure possiamo essere più permissivi: la quantità esatta equivale a due mani unite, idem per la frutta fresca. Invece per quanto concerne la frutta secca: noci, pistacchi, nocciole e altro devono stare nel palmo della nostra mano (per quanto riguarda le noci la dose solitamente consigliata equivale a 3 o 4 noci al giorno, idem per le noccioline). Infine bisogna fare attenzione ai condimenti come olio e burro, per cui si dovrà selezionare attentamente una quantità pari alla metà del nostro pollice.