Prima di gustare questo buonissimo frutto di stagione, bisogna accertarsi da dove provengano le nespole. In alcuni paesi è stata registrata la presenza di pesticidi oltre la soglia consentita. Ecco quali è meglio mangiare.
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Senza neanche rendercene conto mangiando anche le nespole possiamo ingerire sostanze nocive, in particolare i pesticidi, i cui effetti sull’organismo sono alcuni noti e altri allo studio degli esperti.
Si sa che i pesticidi presenti nella frutta possono provocare un’alterazione del sistema ormonale, danni non indifferenti alla nostra salute.
Sono sostanze tossiche da cui stare alla larga ma spesso quando andiamo a comprare frutta e verdura badiamo alla bontà del prodotto, al suo aspetto e al prezzo, e tralasciamo di considerare la provenienza.
È un dato invece molto importante su cui porre l’attenzione soprattutto nel caso specifico delle nespole in riferimento a dei risultati alquanto allarmanti riguardo alcune zone da cui vengono le nespole che ci ritroviamo ad acquistare.
Sì alle nespole italiane, no a quelle spagnole
Sono molto buoni i risultati delle indagini relative alla presenza di pesticidi nelle nespole prodotte in Italia che sono state recentemente svolte dagli organi competenti.
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Meno del 2% dei prodotti analizzati è risultato infatti fuori dal rispetto delle norme in vigore. Per il resto il prodotto è esente da questo tipo di sostanze tossiche, quindi possiamo consumare tranquillamente le nespole del nostro Paese, senza timori di incorrere in problemi di tossicità.
Al contrario, la situazione è ben diversa per quanto riguarda le nespole prodotte in Spagna, dove sono state trovate tracce residue di pesticidi su ben il 44% del prodotto testato.
Questo riguarda anche le nespole che vengono da lì esportate e arrivano in Italia sui banchi dei nostri supermercati e negozi.
La Spagna risulta inoltre in testa tra i paesi europei quanto alle vendite di pesticidi. E la sua posizione sulle analisi svolte con un minor numero di campioni da analizzare forniti rispetto agli altri paesi è un altro elemento che non va a suo favore.
Con un 63% di nespole italiane in cui non è stato riscontrato completamente nessun residuo, il prodotto del nostro Paese si conferma tra i migliori e ci dà garanzia di sicurezza.