La formazione di muffa sulla pareti rappresenta un rischio per la salute. Scopriamo diversi metodi per eliminarla e delle indicazioni per risalire alle cause che la formano.
La muffa che si forma sulle pareti rilascia delle spore nell’ambiente circostante che è bene non respirare. La formazione della muffa è legata alla presenza di un livello alto di umidità.
L’umidità dell’aria è una componente essenziale che ci fa sentire bene all’interno di un ambiente ma non deve essere alta o bassa. In un salotto di casa l’umidità deve oscillare tra un 40% e un 60%. Le spore che respiriamo durante la notte potrebbero essere la cuasa della tosse mattutina. Respirare le spore della muffa può causare allergie, asma, bronchiti fino a seri problemi polmonari o cerebrali.
Le infiltrazioni e la perdita di acqua si possono riconoscere per il cambio di colore della parete e al tatto risulta bagnata. L’umidità che arriva dalle fondamenta e si trasferisce alle pareti è un po’ più difficile da riconoscere. Facile, invece riconoscere il vapore generato da una doccia o dal cucinare.
Per capire meglio facciamo un esempio: il vapore generato durante un bagno fa aumentare l’umidità dell’aria. Le goccioline calde sospese nell’aria a contatto con una superficie fredda, come è lo specchio, si trasformano in gocce di acqua che vediamo scorrere lungo il vetro. Lo stesso avviene sulle pareti con la differenza che le pareti assorbono, l’umidità ristagna e crea l’ambiente adatto allo sviluppo della muffa.
Così come si forma sul vetro, si forma sugli infissi per lo stesso principio. Per misurare l’umidità dell’aria puoi utilizzare un igrometro conoscendo la percentuale ideale per ogni ambiente. Una cantina o una stanza adibita a lavanderia devono avere un’umidità intorno al 65%.
Eliminare la muffa significa rimuovere la cause che la generano altrimenti dopo averla tolta dalle pareti, si riforma. In ogni caso, qualunque sia la causa l’aerazione degli ambienti è fondamentale. Per eliminare quella che si è già formata, puoi utilizzare diversi rimedi naturali.
Prendi uno spruzzatore da 1/2 litro e versa all’interno 1/2 bicchiere di aceto bianco e poi riempi con acqua, vaporizza sulla muffa e strofina con un panno morbido. Allo stesso modo puoi unire tre cucchiai di bicarbonato e il succo di un limone. Un’altro rimedio è unire acqua ossigenata, bicarbonato e acqua. Infine un ultimo rimedio si ottiene unendo un tappo di candeggina e il resto acqua, nello stesso spruzzatore.
Tutti questi rimedi oltre a pulire, igienizzano ma non rimuovono la causa e quindi se non scopri l’origine della muffa, questa si riformerà. Durante la pulizia delle pareti è bene indossare guanti e mascherina, tenere aperte le finestre e lasciare aerare anche dopo la rimozione della muffa.