Un evento allarmante che preoccupa i consumatori: la mozzarella assume il colore blu. Arriva tempestiva la risposta della casa produttrice. Ecco cosa ha affermato.
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Aprire la confezione che contiene la mozzarella e trovarla di colore blu può lasciare basiti e può far pensare subito che sia andata a male e certamente non sia bene mangiarla.
È andata così per una consumatrice che dopo aver acquistato una confezione di bocconcini di mozzarella del marchio Vallelata appartenente al lotto L220293 avente scadenza 08/11/2022, l’ha trovata avvolta da una patina blu.
Così ha deciso di informare Ilfattoalimentare.it che ha segnalato la cosa alla Lactalis, l’azienda proprietaria del marchio in questione.
Capita più di frequente di quanto si possa immaginare e sembra che ad essere responsabile di questa strana e inusuale colorazione che fa mettere in allarme è un batterio che pur risultando non patogeno per l’uomo rende comunque non commestibile.
La risposta della Vallelata
A rispondere direttamente alla consumatrice che ha riscontrato il problema è stato Marco Pietro Lepori nel ruolo di Direttore Qualità della Galbani, l’azienda produttrice che ha sede nello stabilimento a Corteolona (Pv).
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Per rassicurare il direttore ha voluto fornire una spiegazione dettagliata al riguardo esprimendo il suo dispiacere e illustrando sul procedimento di produzione della mozzarella.
Ha sottolineato come nell’azienda quotidianamente vengono svolti controlli accurati attraverso prelievi e analisi per attestare la qualità dei prodotti e lo stato in cui si trovano.
Questo avviene anche per quanto riguarda la conservazione applicando i programmi di autocontrollo-Haccp.
Dopo questi accertamenti, che interessano le caratteristiche organolettiche e anche il colore, soltanto i prodotti che risultano conformi agli standard di qualità vengono immessi sul mercato.
A provocare la colorazione blu è il microrganismo cromogeno innocuo, di tipo Pseudomonas, che si inserisce nel liquido. Si tratta di un elemento che talvolta risulta presente anche nell’acqua potabile.
Nel rassicurare la consumatrice ci tiene a precisare che l’avvenimento è stato episodico e non risultano coinvolti altri prodotti facenti parte dello stesso lotto, né sono state presentate altre segnalazioni di questo genere.
Dalla risposta dell’azienda si deduce quindi che è certamente un episodio che può capitare e può quindi avvenire e non essere raro, l’unica cosa da fare in questo caso è evitare di mangiare la mozzarella in questione.