La mimosa è il fiore per eccellenza della festa della donna che si celebra l’8 marzo. Non è solo un fiore bello e profumato, ma nasconde proprietà terapeutiche che molti di voi sicuramente non conoscono. Quindi cerchiamo di scoprirne di più, anche per il solo piacere di guardare questo fiore con occhi diversi.
La mimosa, il cui nome latino è Acacia Dealbata, appartiene al genere delle Fabaceae. Gli alberi di mimosa possono arrivare fino ad un’altezza di 12 metri ed iniziano la fioritura nel mese di gennaio. I benefici di questa pianta sono riconosciuti sin dai tempi dei Maya che la impiegavano contro i traumi e le scottature presenti a livello cutaneo. Nell’Antica Cina la corteccia dell’arbusto è altrettanto preziosa per le sue note proprietà anti-infiammatorie: esiccata o in polvere, applicata direttamente sulla pelle o sotto forma di impacco, aiuterebbe i tessuti a rigenerarsi riducendo l’infiammazione e donando immediato sollievo. Inoltre avrebbe effetto coagulante, quindi valido rimedio per arrestare le emorragie e disinfettare le ferite.
L’olio essenziale di mimosa si ottiene per distillazione con solvente dai suoi fiori freschi. Ha proprietà astringenti e ne bastano pochissime gocce per ottenere gli scopi desiderati. È un olio molto prezioso che presenta un costo piuttosto elevato, ha proprietà calmanti e aiuta a combattere stress, ansie e tensioni. Per alleviare gli stati ansiosi, aggiungete una goccia di essenza ad un fazzoletto di carta, ed inalatelo all’occorrenza; in alternativa, aggiungete 10 gocce all’acqua del bagno ed inspiratene i vapori.
Il decotto preparato con la sua corteccia è un alleato efficace contro l’influenza e per allievare i sintomi provocati dalla tosse e dalla bronchite. Il decotto di mimosa sarebbe utile anche contro diarrea, malattie veneree, nausea e disturbi nervosi. Tradizionalmente, veniva utilizzato un tè preparato con le foglie dell’albero di mimosa per avere sollievo in caso di mal di denti.