Il miele è uno di quegli alimenti che ha tra i più lunghi periodi di conservazione, ma cosa succede se lo mangiamo quando è scaduto? Scopriamolo.
Il nettare degli dei ovvero il miele. Sappiamo che è prodotto dalle api e, quindi, vista la condizione sempre più precaria in cui queste vivono, sta diventando un bene d’oro e non solo di colore, ma sempre più raro e prezioso.
Sappiamo che è un dolcificante naturale e il suo consumo è consigliato rispetto allo zucchero raffinato, certo è ricco di calorie, ma anche di diverse e innumerevoli proprietà come la presenza di vitamine, minerali e gli antiossidanti che fanno del miele, ad esempio, un antipiretico e antinfiammatorio naturale contro i raffreddori e mal di gola.
Quando parliamo di miele è importante sapere che ne esistono davvero tante tipologie diverse ed è bene conoscerli per capire e distinguere quale sia il migliore da scegliere. Insomma, di questo delizioso nettare ci sono davvero poche o nulle controindicazioni ed è anche uno di quegli alimenti che ha tra i più lunghi periodi di conservazione.
Vi siete però mai chiesti cosa potrebbe succedere se doveste consumare miele scaduto e soprattutto come si fa a capire se è scaduto o meno? Scopriamolo insieme.
Ecco cosa succede se mangiamo del miele scaduto
In generale, possiamo dire che, grazie alle proprietà anti batteriche e antisettiche, il miele può essere anche consumato dopo la data di scadenza. C’è un ma e riguarda lo stato di conservazione del prodotto.
Consumare cibi scaduti non sempre è sinonimo di pericolo, il miele rappresenta una buona eccezione. Certo, lo abbiamo anticipato, molto se non tutto dipende dallo stato di conservazione dello stesso.
Quindi, il primo passo da fare quando ci troviamo difronte ad una confezione scaduta di miele è quello di esaminarne la superficie e visionare se sono presenti o meno delle muffe.
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Manco a dirlo, se sono presenti muffe non è il caso di usare il prodotto. Altro segnale di scoraggiamento è la cristallizzazione ovvero l’indurirsi del miele dopo la data di scadenza indicata. La cristallizzazione, infatti, indica che il nettare non è stato conservato nella maniera giusta e non è per tanto più commestibile.
Quindi, come si conserva il miele? In realtà è molto semplice, bastano luoghi chiusi e asciutti, evitando sbalzi termici ed esposizione ai raggi solari.
Niente paura però, miele andato a male e non commestibile non vuol dire inutilizzabile. Infatti, il nettare delle api può essere utilizzato in altri modi, ad esempio rendendolo un prodotto cosmetico.