Il miele è un prodotto decisamente amato dagli italiani (e non solo): c’è una domanda che incuriosisce tutti. Scade oppure no?
Il miele è un particolare alimento prodotto dalle api domestiche e che risale direttamente dal nettare o dalla melata. Per definizione, non formano il miele altri prodotti zuccherini ma soltanto questi due.
Il processo di formazione è piuttosto complesso. L’ape bottinatrice, quando rientra in un alveare, passa ad un’altra ape una goccia di materia raccolta.
Durante il passaggio della goccia in questione, per evaporazione si riduce il contenuto di acqua. Il nettare inizia ad arricchirsi anche di secrezioni dell’ape.
Per definizione, quindi, il miele viene prodotto esclusivamente dalle api e si ricava soltanto dal nettare dei fiori e dalla melata.
In commercio, ci sono tantissimi marchi sugli scaffali. Fare la scelta giusta non è mai semplice: sul barattolo, in ogni modo, viene riportata una data indicativa di scadenza. Ma il miele, scade veramente?
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Il miele scade oppure no? Risposta definitiva
Il miele è un prodotto amatissimo dagli italiani: sfruttato per diverse ricette e pietanze, può tranquillamente sostituire lo zucchero. Ma per definizione, scade?
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Il miele, nonostante la presenza di una data sulla confezione o sul barattolo, non dovrebbe scadere. Il problema è che quando passa il tempo, la sostanza perde via via le sue proprietà nutritive.
Il prodotto in questione, quindi, può essere conservato a lungo lontano però da fonti di calore e dalla luce diretta del sole. In questo modo si conserveranno anche le proprietà organolettiche.
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Attenzione anche alle tecniche di conservazione: guai a lasciarlo in frigorifero senza il tappo dal momento che il contatto con l’aria innesca un processo di fermentazione.
Mangiare il miele dopo la data di scadenza non è assolutamente pericoloso: il problema è che però può perdere la sua dolcezza e soprattutto può perdere alcune proprietà organolettiche. Anche nel caso in cui diventi cristallizzato o granuloso, il prodotto in questione è ancora buono.