Merluzzo, aringa e dentice per prevenire il morbo di Parkinson

Mangiare merluzzo, aringa e dentice può scongiurare il morbo di Parkinson. Questi pesci contengono alti livelli di parvalbumina, che impedisce la formazione di strutture proteiche associate al disturbo da tremore, secondo uno studio recente.

La parvalbumina, presente anche nella carpa e nel salmone, consuma l’alfa-sinucleina della “proteina di Parkinson”, impedendo che venga usata per formare placche proteiche dannose nel cervello. L’autrice principale Pernilla Wittung-Stafshede, della Chalmers University of Technology di Gothenburg, ha dichiarato: “La parvalbumina raccoglie la “proteina del Parkinson ” e impedisce che si aggreghi, “semplicemente aggregandosi prima”.

Circa una persona su 500 nel Regno Unito soffre del morbo di Parkinson. La ricercatrice Nathalie Scheers ha inoltre evidenziato come il pesce sia normalmente molto più nutriente alla fine dell’estate, a causa dell’aumentata attività metabolica. “I livelli di parvalbumina sono molto più alti nei pesci dopo che hanno avuto molto sole, quindi potrebbe essere utile aumentare il consumo in autunno”.

Il professor Wittung-Stafshede ha aggiunto: “Queste malattie arrivano con l’età e le persone vivono più a lungo. Ci sarà un’esplosione di queste malattie in futuro – e la parte preoccupante è che al momento non abbiamo cure. Quindi dobbiamo dare seguito a tutto ciò che sembra promettente”.

Di conseguenza inserire regolarmente il pesce nella nostra dieta, sin da bambini, è importantissimo per la salute in età matura e avanzata., oltre che per i bambini stessi. Consumare frutti di mare almeno una volta ogni sette giorni migliora i punteggi del QI dei giovani di 4,8 punti rispetto a quelli che non lo mangiano mai.

Mangiare frequentemente il pesce rende anche i bambini meno inclini a svegliarsi durante la notte ed essere stanchi durante il giorno. Ricerche precedenti suggeriscono che alcuni tipi di pesci contengono acidi grassi omega-3, che svolgono un ruolo nella crescita e nello sviluppo del tessuto nervoso e possono quindi aumentare l’intelligenza. Questi acidi grassi svolgono anche un ruolo nella produzione dell’ormone melatonina, che regola il sonno, la veglia e favorisce il buon umore.

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