Quest’anno la produzione di vino è tra le più scarse negli ultimi cento anni, con un taglio della produzione del 26% rispetto al 2016. Nonostante tutto l’Italia resta il maggior produttori al mondo.
A condizionare la vendemmia iniziata lo scorso 4 agosto è stata la siccità estrema. Problemi si sono registrati in tutta Europa, dove secondo Coldiretti si stima una produzione in calo del 14% rispetto allo scorso anno. In Italia si stima una produzione di 40 milioni di ettolitri, in Francia sarà raggiunto un minimo storico di 37 milioni di ettolitri, vale a dire una riduzione del 18% sui livelli dell’anno scorso mentre in Spagna si prevede una produzione di 36 milioni di ettolitri, vale a dire una riduzione del 20% rispetto ai livelli dell’anno scorso. Unico dato in controtendenza è quello del Portogallo con un aumento del 10% rispetto al 2016.
Dal punto di vista qualitativo sarà un’ottima annata in tutta Europa, i prezzi saranno lievemente superiori, ma non basterà a compensare le perdite registrate da alcuni produttori. Ma se la produzione è in calo aumenta invece la richiesta. “Tra le novità di quest’anno – rende noto la Coldiretti – si registra uno storico ritorno del vino sulle tavole degli italiani con un aumento record degli acquisti delle famiglie trainato dai vini Doc (+5%), dalle Igt (+4%) e degli spumanti (+6%), secondo l’ analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea del primo semestre dalla quale si evidenzia che, dopo aver conquistato bar e ristoranti, si registra complessivamente un balzo del 3% anche tra le mura domestiche”.
Il vino made in Italy è super richiesto non solo nei confini nazionali ma anche all’estero, facendo registrare un record delle esportazioni, con un aumento dell’8% rispetto al 2016, quando avevano raggiunto su base annuale i 5,6 miliardi di euro, la prima voce dell’export agroalimentare nazionale. “A spingere la domanda oltre confine – conclude la Coldiretti – sono state soprattutto le vendite di spumante che con un balzo del 15% in molti casi sfidano ormai alla pari lo champagne”.