Meglio il tagliere in legno o quello in teflon? Rispondiamo una volta per tutte a questa domanda provando a fare un po’ di chiarezza
Quante volte vi siete trovati dinanzi al classico dubbio amletico in cucina: tagliere in legno o in teflon? Beh, diciamo che ci sono diversi miti da sfatare sull’argomento. Esistono credenze che vanno avanti ormai da troppo e ci sembra arrivato il momento di porvi fine. In effetti, però, bisogna dire che non c’è stata mai troppa chiarezza sulla questione. Il legno va bene? Meglio il teflon? Insomma, nessuno che abbia mai detto con chiarezza come stanno le cose. Ed anche la legislatura non è mai intervenuta. Tuttavia, adesso ci sembra arrivato il momento di fare qualche semplice precisazione, analizzando la questione per quella che è, senza troppi fronzoli.
Cominciamo specificando, per esempio, come sono composti i taglieri. Quello in legno, per esempio, se non viene usato in modo scorretto o non idoneo non può dare alcun tipo di problema. In effetti, il legno è un materiale organico ma inerte. Per cui, si può dire idoneo al contatto con i cibi. Usarlo in modo scorretto significherebbe, per esempio, inciderlo con la punta della lama di un coltello e far sì che i brandelli si disperdano. Ecco, quello sarebbe molto pericoloso. Pericoloso come, altro esempio, non pulirlo perfettamente dopo averlo utilizzato. Sappiamo bene, infatti, che il legno è un materiale poroso che potrebbe assorbire alcuni liquidi. Un buon rimedio per poterlo utilizzare senza problemi anche se, magari, è un po’ vecchio, sarebbe farlo levigare da un artigiano. In questo modo, infatti, si andrebbe ad eliminare la parte superficiale e tornerebbe praticamente come nuovo. Se, poi, volete comprarlo nuovo, beh, non vi costerà più di tanto. Se ne trovano in tanti modelli e in prezzi differenti, tutti abbastanza contenuti.