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Medio Oriente: uno degli ostaggi liberati da Hamas è celiaco, la sua convivenza con la malattia per 500 giorni

La convivenza con la celiachia di uno degli ostaggi di Hamas: la sua storia e come ha fatto a superare 500 giorni di prigionia.

Ha colpito molto la vicenda di Omer Shem Tov, uno dei più giovani ostaggi nelle mani di Hamas, a soli 22 anni: il ragazzo è stato liberato nelle scorse ore, insieme a Eliya Cohen e Omer Wenkert, e sul palco – dove ormai come se fosse un rito i miliziani che controllano la striscia di Gaza mostrano gli ostaggi – lo abbiamo visto baciare in testa proprio un guerrigliero del gruppo fondamentalista.

Uno degli ostaggi liberati da Hamas è celiaco (CheCucino.it)

Una gesto che a qualcuno è apparso quasi come liberatorio, dopo oltre 500 giorni nelle mani di Hamas, altri hanno visto come l’ennesima costrizione da parte dei miliziani. Insieme ai tre ostaggi liberati, c’erano anche Eviatar David e Guy Gilboa-Dalal all’interno di un veicolo e sono stati filmati mentre chiedono a Israele di fare di tutto per arrivare alla loro liberazione.

Omer Shem Tov era tra gli ostaggi di Hamas: soffre di celiachia

Nel frattempo, le famiglie degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas manifestano per chiedere a Israele la fine delle ostilità, che garantirebbe il rilascio immediato di tutti i prigionieri all’interno della striscia di Gaza. Per Omer Shem Tov, insieme, da ieri è ricominciata la libertà: il giovane ha dovuto affrontare non solo la sofferenza fisica, ma anche gravi difficoltà dovute alle sue condizioni di salute preesistenti.

Omer Shem Tov era tra gli ostaggi di Hamas (CheCucino.it)

Infatti, il ragazzo ha diverse patologie tra cui asma e celiachia che non gli hanno sicuramente reso facile questo anno e mezzo nelle mani di Hamas. Va detto che appare è apparso comunque in buona forma fisica, anche se dopo il rilascio ha ricevuto cure mediche presso il Rabin Medical Center di Petah Tikva, dove la sua famiglia ha preparato pasti senza glutine per garantire che le sue esigenze alimentari fossero rispettate.

Come sta il giovane ostaggio rilasciato ieri e affetto da celiachia

La prolungata prigionia di Shem Tov ha sollevato molte preoccupazioni tra i suoi familiari e medici, poiché si ritiene che durante la sua detenzione non abbia avuto accesso a cibo senza glutine. Questo ha aumentato i timori che le sue condizioni possano essere peggiorate a causa di una dieta inadeguata, ostacolando così il suo recupero. Anche per questioni logistiche, appare difficile che Hamas abbia potuto garantirli la dieta.

Come sta il giovane ostaggio rilasciato ieri e affetto da celiachia (CheCucino.it)

Come sappiamo rispetto alla celiachia, in molti sono affetti senza saperlo: sono circa 400.000 i casi in Italia di persone che non hanno idea di essere malati. In generale, questa patologia colpisce l’1% della popolazione mondiale, con i casi in aumento, e una dieta senza glutine è l’unico trattamento efficace per la celiachia.

Questo significa contestualmente che una mancata osservanza di questa dieta può portare a danni intestinali permanenti e ad altre gravi complicazioni. Ma negli ultimi anni la consapevolezza crescente sulla malattia e la maggiore disponibilità di alimenti senza glutine hanno reso più facile per le persone affette gestire la condizione. Omer Shem Tov è apparso in ogni caso in buone condizioni, solo un po’ dimagrito.