Non solo chef stellato: Massimo Bottura nel suo curriculum può vantare anche una laurea. Ecco di cosa si tratta e quale è stato l’iter dei suoi studi.
È conosciuto per essere uno chef da 3 stelle Michelin, ma Massimo Bottura è anche un imprenditore, che ha portato il suo locale, l’Osteria Francescana di Modena, ad essere tra i migliori ristoranti del mondo nella lista World’s 50 Best Restaurants 2016.
Modenese, del 1962, è dal 1995 che dopo aver rilevato il ristorante che ha condotto al successo, ha iniziato anno dopo anno un’ascesa a cui è conseguita una popolarità cresciuta nel tempo.
La sua verve imprenditoriale lo ha portato anche a creare, in occasione dell’Expo 2015 il Refettorio Ambrosiano. Si tratta di un posto dedicato ai bisognosi e realizzato all’insegna della sostenibilità.
Dopo questo progetto è nata anche la Onlus Food for Soul con la quale ha lanciato diversi progetti analoghi anche fuori dall’Italia, in particolare a Rio de Janeiro per le Olimpiadi.
Quale è il percorso di studi su cui si basa la sua attività? Ci si chiede anche se Massimo Bottura è laureato. Ecco come si snoda il suo percorso.
Partendo dagli anni della sua gioventù, sappiamo che Bottura nel 1984 si era iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena, ma poi ha lasciato gli studi dopo due anni.
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Ha rinunciato anche a lavorare all’interno dell’azienda della sua famiglia, un’impresa nel settore di prodotti petroliferi all’ingrosso e ha deciso di seguire la sua strada e di intraprendere l’ attività di ristoratore, quella che lo ha portato ad una piena affermazione.
È nel 2017 che arriva per lui la Laurea ad honorem in Direzione Aziendale da parte dell’Università di Bologna, proprosta dal Dipartimento di Scienze Aziendali.
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Perché è stato insignito proprio di tale laurea? Le motivazioni alla base sono da riscontrarsi nel riconoscimento del valore della sua attività imprenditoriale a cui sono state associate anche una costante ricerca culturale e tecnica.
Massimo Bottura è stato considerato esplicitamente un esempio per la diffusione della cultura italiana nel mondo, anche aseguito del prestigioso riconoscimento che inserisce il suo ristorante nel panorama dei più importanti.
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Inoltre, tra le motivazioni c’è anche quella di rappresentare un esempio di per quanto riguarda la gestione di una piccola impresa familiare strutturata con strategie di crescita, con capacità imprenditoriali, di gestione, di attenzione alla qualità e all’innovazione proposta.
Non mancano nella sua attività gli spunti culturali, dall’arte contemporanea alla musica jazz, fonti di ispirazione che Bottura ha saputo nel corso della sua carriera unire alle tradizioni del territorio.
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Rappresentante delle eccellenze italiane lo chef si distingue decisamente per tutte queste qualità e questo riconoscimento è stato certamente ben meritato e di fatto conquistato con anni di duro lavoro.