Massimo Bottura, titolare dell’ambito ristorante “Osteria Francescana” da tre stelle Michelin, rivela il nuovo incredibile menù: un incontro di sapori e culture sublime
Il suo ristorante è famoso nel mondo per l’eccelsa qualità di preparazioni e idee degna dell’arte culinaria, tanto da aver ottenuto ben 3 stelle Michelin e due premiazioni come miglior meta del mondo. L’artista è Massimo Bottura, nato e cresciuto a Modena, capace di portare all’interno dei piatti la tradizione culinaria appresa dalle origini emiliane, ma con l’audacia del suo genio creativo.
Nel 2015 la serie televisiva di Netflix “Chef’s Table” gli dedica una puntata, riassuntivo dell’intero percorso, dalla prima formazione a Parigi alla rilevazione del locale, che lo hanno condotto verso il meritatissimo successo internazionale. Riassunta anche la fantasia di coniugare una sensibilità artistica alla visione della cucina, connubio che si tramuta in pietanze straordinarie, per un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi, stimolando il viaggio nei sapori.
Amplificato dalle ultime scelte per il nuovo menù, che presenta alcune incredibili novità che aggiungono pregio e visione alla sua proposta, sempre più inclusiva e audace.
Massimo Bottura: il nuovo menù di Osteria Francescana
Alcuni piatti di Osteria Francescana sono molto più che famosi, vere e proprie celebri creazioni, come la famosa ricetta dedicata al Parmigiano Reggiano in cinque stagionature e in diverse consistenze e temperature. L’audacia è la firma intrinseca della visione culinaria di Massimo Bottura, titolare e chef del ristorante che vanta tre stelle Michelin è due premiazioni per il miglior ristorante da The World’s 50 Best Restaurants.
Una qualità che si riconferma nel 2023, grazie alla rivisitazione apportata al menù che abbraccia culture e tradizioni differenti per unirsi nell’alta cucina. Lo conferma lo stimato chef, celebrando anche la sua brigata composta da cuochi provenienti da tutto il mondo, che gli hanno permesso di sperimentare una visione multietnica sulle pietanze, straordinarie come ci si aspetta dallo stile ineguagliabile dell’artista del cibo.
“La vie en rose” riassume ad esempio la delicatezza della rosa, la croccantezza della nocciole è il sapore acidulo del lampone per caratterizzare un filetto di daino eccelso. Sono tanti altri i piatti che anticipano grandi sperimentazioni, ad esempio “Caesar Salad come pasta” ma anche “Tortellini o dumpling?”, “Consistenze di latte ed erba” ma anche “Better than pop corn come Croccantino” e tanti altri.