Muffe nei sughi pronti, la lista dei più contaminati dalle micotossine secondo il test fatto dalla la rivista tedesca Öko-Test.
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I sughi pronti sono una valida alternativa da utilizzare in cucina quando abbiamo poco tempo e non c’è la possibilità di fare un sugo fresco.
Anche se ovviamente a rimetterci in primo luogo è la qualità, ovviamente inferiore rispetto ad un sugo fresco, questo non è purtroppo l’unico problema.
Infatti, spesso a preoccupare sono i livelli di sale contenuti in questi prodotti industriali, ma anche la dubbia provenienza del pomodoro, l’eccesso di aromi e addirittura la presenza di micotossine.
La rivista tedesca Öko-Test, ha analizzato 21 salse di pomodoro, proprio per sfatare questi dubbi e verificare la qualità dei sughi pronti più venduti nei supermercati.
I risultati sono stati piuttosto deludenti, evidenziando un eccessivo livello di sale, aromi artificiali e addirittura la presenza di tossine e micotossine. Andiamo quindi a vedere i risultati e se e quali prodotti hanno invece soddisfatto le aspettative.
Muffe nei sughi pronti: i risultati del test
In primo luogo, in molti di questi sughi, non è specificata la provenienza del pomodoro, e ben 14 sughi su 21 presentano per ogni 100 grammi un livello di sale superiore a 1,28 grammi, un livello ancora tollerato dalla legge, ma comunque molto alto.
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Ma quello che più spaventa dai risultati del test, è la presenza di tossine, muffe e micotossine, in particolare nei prodotti biologici. Questa correlazione, sembra nascere dal fatto che i prodotti biologici non hanno conservanti chimici e questo provoca appunto con più facilità lo sviluppo di muffe.
Anche in questo caso, i livelli non superano quelli tollerati dalla legge, ma restano comunque preoccupanti per la nostra saluta.
Dal test, emergono come marche migliori Rapunzel e La Selva, mentre Knorr e Barilla risultano appena sufficienti. Bocciata totalmente invece Alnatura bio, con livelli troppo alti sia di sale che di muffe e tossine.