Marisa Laurito ha dato voce alla pizza in un documentario dedicato a questa preparazione, tra le più amate al mondo.
“Farina, acqua e lievito”. Questo il titolo del documentario dedicato alla pizza, preparazione più amata livello globale, la cui storia è legata a doppio filo all’Italia.
Piatto centrale nella tradizione del Bel Paese, ambito in tutto il mondo, è sognato da tutti: anche nelle giornate più buie permette di risollevare gli umori.
Dalla classica margherita, a quella bianca a quelle più sfiziose, per celebrare questo must-have in fatto di alimentazione arriva una nuova pellicola, realizzata dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo.
A dare voce alla narrazione è la suggestiva voce di Marisa Laurito, storica attrice e conduttrice italiana.
70 anni, una carriera incredibile alle spalle dai traguardi pazzeschi. Marisa Laurita si è distinta nel panorama italiano prendendo parte a noti format e film.
Dalla sua passione per il mondo della recitazione, che l’ha accompagnata fin dall’infanzia, ha creato una professione dai tanti raggiungimenti conquistati nel tempo. Oggi torna sugli schermi con un docu-film dedicato alla pizza. Ed è proprio lei che dà voce a questa.
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La pellicola è stata trasmessa sabato scorso al Tasso, nell’ambito delle giornate professionali di Cinema di Sorrento. Scena dopo scena, si è così potuto assistere a un viaggio nella storia che ha fatto della di questo piatto uno delle ricette più apprezzate.
Dalla sua nascita, agli chef che hanno dedicato la loro carriera a lei, non manca la citazione di Mario Monicelli con il suo “Pane al pane. L’alimentazione in Italia”, risalente al 1974.
Poi al centro del documentario la figura del pizzaiolo, al confine tra cuoco, artigiano e scienziato.
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“Il film è un viaggio, tra storia e attualità, tra presente, passato e futuro, alla scoperta dell’umanità del pizzaiolo e dell’alimento più famoso al mondo, dalla semplicità caratteristica delle sue “forme”. Non solo, quindi, un generale piacere di lingua, anzi, è proprio quest’ultimo che suggerirà allo spettatore il suo vero significato”, il commento condiviso dal regista.