L’università di Udine ha brevettato l’uovo vegano. Ha le sembianze di un uovo sodo di gallina, ma è prodotto solo ingredienti di origine vegetale. E’ stato ideato per coloro che seguono una dieta vegana o per chi soffre di ipercolesterolemia o celiachia, essendo privo di colesterolo e glutine. L’invenzione è di quattro studentesse del corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari dell’ateneo friulano, Francesca Zuccolo, Greta Titton, Arianna Roi e Aurora Gobessi, ed è frutto di un anno e mezzo circa di sperimentazione.
L’uovo vegano è stato prodotto con prodotti di origine vegetale e naturale: farine di diversi legumi, oli vegetali, un gelificante e un sale speciale. È un prodotto refrigerato, pronto al consumo, da mangiare in insalata o in abbinamento a diverse salse. “L’uovo – spiegano le inventrici – è vendibile in negozi alimentari biologici, vegetariani e vegani, ma anche in qualsiasi supermercato, vista la sempre crescente richiesta di prodotti di questo tipo da parte dei consumatori. Nella messa a punto del prodotto le difficoltà – raccontano le ricercatrici – sono state soprattutto di carattere tecnologico e nella scelta degli ingredienti. Solo dopo numerose prove siamo riuscite ad ottenere la formulazione ottimale in termini di consistenza e gusto del prodotto finito”.
L’uovo vegano è stato pensato in occasione di un corso universitario durante il quale gli studenti vengono invitati a ideare e realizzare in laboratorio un’innovazione di prodotto alimentare. Monica Anese, docente di scienze e tecnologie alimentari, ha spiegato: “Il progetto è teso a sperimentare nuove modalità di erogazione della didattica, il cui scopo è favorire il trasferimento delle conoscenze teoriche sul piano applicato e ottenere un riscontro diretto dal mondo produttivo, mettendo in gioco non solo competenze professionali ma anche abilità personali, quali le capacità comunicative e di lavorare in gruppo”.
Nelle prossime settimane il brevetto inizierà il percorso di commercializzazione, con la presentazione alle aziende potenzialmente interessate ad acquisire il procedimento per ottenere questo nuovo prodotto alimentare. I vegani, ma non solo, sono pronti a ringraziare.