I produttori lo avevano annunciato: è già in atto un razionamento delle uova nei supermercati e senza provvedimenti tempestivi questa carenza potrà solo peggiorare.
La carenza di uova al supermercato è un serio problema che investe i consumatori, ma non solo. Succede nel Regno Unito, dove da alcuni giorni in alcuni punti vendita è stato avviato il razionamento della vendita di uova.
L’allarme era stato dato dagli allevatori che ormai da diversi mesi avevano preannunciato si potesse arrivare ad una situazione del genere.
A causare tutto questo è un mix di fattori che hanno ftto sì che numerosi allevamento ovaioli in Gran Bretagna dovessero rallentare la produzione e alcuni addirittura chiudere.
Si sommano le difficoltà provocate dall’aumento del costo delle materie prime, compreso il mangime per le galline, i rincari dei costi energetici e dei trasporti e l’influenza aviaria che aveva flagellato interi allevamenti.
Il gruppo industriale British Retail Consortium (BRC) ha dichiarato che da parte di diversi rivenditori sono stati introdotti dei “limiti temporanei” al numero di confezioni che i clienti possono acquistare.
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Tutto questo è al fine di garantire la disponibilità per tutti. Anche alcune filiali della Lidl rientrano tra i supermercati interessati e hanno iniziato il razionamento delle uova per cui ogni consumatore può acquistarne solo 2 0 3 confezioni per volta.
In allareme molti consumatori hanno diffuso sui social foto di scaffali vuoti o semi vuoti esprimendo così preoccupazione in un clima di allarme.
Le reazioni sono molte e guardano con sconcerto ai cartelli di alcuni rivenditori che espondono cartelli con scritte del tipo: “A causa della calda estate, stiamo riscontrando una scarsa disponibilità in tutta la nostra gamma di uova. Ci scusiamo per l’inconveniente.”
Il direttore di Food and Sustainability presso il British Retail Consortium, rappresentante di tutti i supermercati del Regno Unito ha tenuto a sottolineare che si sta lavorando per minimizzare l’impatto del problema sui clienti, ma nonostante le rassicurazioni la preoccupazione è presente.
Il problema inizia a farsi pressante e c’è da sperare che si possa trovare una soluzione e che la cosa non si estenda anche in altri Paesi e non venga coinvolta anche l’Italia dalla stessa situazione.