Lidl, ritiro alimentare per un amatissimo snack: le noccioline contengono aflatossine pericolose. Arriva la nota ministeriale.
La vita di oggi è estremamente complessa: le persone sono stressate, i ritmi sono indiavolati e i livelli di benessere stanno scendendo anno dopo anno.
La pandemia di coronavirus ha messo a dura prova il pianeta, con tantissimi morti e tantissime persone che hanno subito ingenti danni dal terribile Covid.
Anche la Guerra, inoltre, ha complicato i piani e gli Stati non sono riusciti a riprendersi in virtù delle difficoltà nel commercio e soprattutto nell’approvvigionamento di energia e gas.
Tralasciando ciò, i consumatori oggi sono particolarmente attenti al cibo che acquistano: si leggono i dettagli riportati in confezione, si analizzano i nutrienti e si focalizza l’attenzione sulla data di scadenza.
In molti seguono con attenzione anche il sito del Ministero della Salute. In una precisa parte del sito web vengono infatti comunicati i ritiri alimentari.
Poche ore fa, intanto, è arrivato un ritiro che ha subito scioccato gli italiani: si tratta di un prodotto che spesso e volentieri finisce sulle nostre tavole.
Il Ministero della Salute ha annunciato il ritiro alimentare da parte del produttore del lotto di arachidi in guscio a marchio Alesto che vengono commercializzate e vendute dalla nota catena Lidl.
Il motivo dell’ennesimo richiamo è scioccante: sono state riscontrate tracce di aflatossine oltre i limiti consentiti.
Le confezioni a cui si riferisce il richiamo sono quelle da 500 grammi con il numero di lotto 19522P e il termine di conservazione minimo 07/2023.
A scopo precauzionale, l’azienda ha chiesto di restituire al punto vendita in cui è stato acquistato il seguente prodotto per avviare le pratiche del rimborso.
Le aflatossine sono delle tossine prodotte da funghi presenti in determinate colture agricole tra cui mais, noci e arachidi. Gli uomini vengono esposti alle tossine mangiando prodotti contaminati o mangiando carne di animali che hanno mangiato cibo contaminato.
Le aflatossine possono creare danni alla salute sia a breve-medio termine che a lungo termine: il fegato risulta essere il bersaglio principale.
L’aflatossina B1, per esempio, è stata catalogata nel 1993 come agente cancerogeno per l’uomo. Attenzione però: la fase di produzione di aflatossine può avvenire sia nei campi che nelle fasi di stoccaggio.
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Ritornando alla nota del Ministero, il richiamo alimentare non interessa altri prodotti a marchio Alesto.