La Lidl, nota catena di supermercati, è stata costretta a ritirare dei conigli di cioccolato: andiamo a scoprire la motivazione di tale atto.
In ambito di ritiri alimentari, in questo momento siamo abituati a sentirne di tutti i colori: presenza di sostanze cancerogene o tossiche, salmonella, listeria.
Fortunatamente questa volta non vi è alcuna presenza di sostanze nocive però. Lidl è stata costretta a ritirare i suoi conigli di cioccolato poiché troppo simili a quelli della Lindt.
La famosa marca di cioccolato ha infatti vinto una causa legale per la troppa somiglianza ed il Tribunale di Zurigo ha ordinato al discount tedesco di rimuovere dal mercato tutti questi prodotti e di distruggere i restanti.
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Non è la prima volta che la Lindt si trova immersa in queste battaglie legali: da anni infatti combatte contro le imitazioni del suo famosissimo coniglietto avvolto da carta d’oro e con il classico campanellino al collo.
Per evitare qualsiasi problematica infatti nel 2000, la marca di cioccolato svizzera ha richiesto il copyright su questo prodotto, tutela che ha ottenuto l’anno successivo ma sembrerebbe non esser bastato a proteggersi dalle copie.
È stato inoltre dichiarato che il classico involuto d’oro è protetto anch’esso da copyright legalmente registrato dalla Lindt.
Nel verdetto del Tribunale di Zurigo però vi è una parte a favore della Lidl in quanto il cioccolato usato per i conigli potrà essere fuso e riutilizzato per altri prodotti.
Buttare infatti così tanti kili di cioccolato sarebbe uno spreco alimentare fuori da ogni logica. Ora Lidl dunque dovrà inventarsi qualche altra strategia per ricreare un nuovo prodotto a base di tale alimento.
Non solo a Pasqua dunque: la guerra del cioccolato si combatte ogni anno a colpi di copyright e di marchi registrati.