La prugna è un frutto molto succoso e dolce, tipico della stagione estiva, contenete molte sostanze nutritive che apportano svariati benefici al nostro organismo, più di quanto possiate immaginare. La proprietà più nota della prugna è la sua capacità di stimolare il transito intestinale, ma in realtà nasconde molti altri benefici meno noti ai più.
Esistono diverse varietà di prugne in tutto il mondo, ma le più conosciute sono quelle europee e americane, queste ultime consumate soprattutto essiccate. Sono ricche di nutrienti essenziali per l’organismo, principalmente vitamine, fibre, aminoacidi e zuccheri, pur essendo poco caloriche, ma assai nutrienti ed energetiche.
Le prugne rallentano l’invecchiamento dei tessuti, grazie all’elevata presenza di sostanze antiossidanti come i polifenoli, che contrastano l’azione dei radicali liberi; di conseguenza aiutano anche a prevenire malattie pericolose come i tumori (soprattutto al colon) e i disturbi cardiovascolari. Ma l’effetto antiossidante si esplica anche nella prevenzione di malattie come l’asma, l’artrite reumatoide e l’osteoartrite.
Grazie al contenuto di vitamina C facilita il trasporto dell’ossigeno ai tessuti, rafforza il sistema immunitario e previene la comparsa di stati influenzali durante l’inverno.
Le prugne sono molto note per le proprietà lassative, tant’è che in forma essiccata vengono vendute anche nelle farmacie: questa proprietà è dovuta alla presenza di zuccheri come il sorbitolo e di fibre.
Inoltre recenti studi hanno dimostrato che il consumo sistematico di prugne può prevenire anche il rischio del morbo di Alzheimer, grazie all’elevato contenuto di vitamina K, che stimola il metabolismo osseo e la funzionalità circolatoria.
Controindicazioni: le prugne essiccate andrebbero evitate in caso di cura dimagrante, in quanto contengono molti zuccheri e calorie (200 cal per 100 grammi). Inoltre non sono indicate in caso di iperglicemia a causa della presenza di sorbitolo che provoca ritenzione e gonfiore nei tessuti già lesi dalla glicemia.
Le prugne secche sono da evitare in caso di gastrite, in quanto la presenza massiccia di zuccheri le rendono tendenzialmente acide e quindi in grado di aumentare l’acidità gastrica già esistente. Inoltre va limitato l’uso delle prugne essiccate andrebbe evitato in caso di allattamento in quanto il sorbitolo può causare diarrea al poppante. Infine sia nella forma fresca che essiccata può causare diarrea se consumata in dosi eccessive e meteorismo.