Scopri la cucina dello Sri Lanka attraverso tradizione e innovazione, esplorando piatti tipici, l’uso dei prodotti locali e le diverse influenze regionali.
Sui social media, in particolare su Instagram, abbondano immagini di piatti tipici invernali provenienti da diverse comunità dello Sri Lanka: saag, makki ki roti, bajre ki raab, gajar ka halwa, matar ka nimona e altri piatti che offrono conforto e calore durante i mesi più freddi.
Dopo la pandemia di Covid-19, il turismo in Sri Lanka ha visto un notevole incremento, con turisti provenienti da tutto il mondo che affollano l’isola tropicale. Tra le esperienze che più colpiscono c’è senza dubbio la cucina dello Sri Lanka, simile a quella indiana per quanto riguarda i prodotti e le spezie, ma con caratteristiche uniche che variano da regione a regione.
La cucina dello Sri Lanka presenta notevoli somiglianze con quella dell’India, ma ciascuna regione del paese vanta piatti unici. La cucina di Jaffna, nel nord, si riflette fortemente nella cucina del Tamil Nadu, condividendo culture e confini. Al contrario, nel sud dell’isola, la cucina è ricca di cocco, ingrediente abbondante in questa zona.
A Kandy, un tempo residenza della nobiltà, la cucina presenta piatti più elaborati e sfumati. Ma è a Colombo, la capitale, che si assiste all’emergere di una cucina moderna dello Sri Lanka, con giovani chef che reinterpretano i piatti tradizionali con un tocco globale e innovativo.
Siriwardhana, di origini malese con radici srilankesi e malayali, guida la cucina di Nadodi con una passione profonda per preservare i sapori autentici della sua eredità, arricchendoli con tecniche innovative. Tra i piatti proposti c’era il curry in un bicchiere, un piatto che unisce curry di granchio di Jaffna, insalata di granchio, riso al cocco speziato, fiori di banana, carote al curry e paal poriyal.
Prima di assaporare l’interpretazione moderna della cucina srilankese dello chef Siriwardhana, bisogna provare la versione più tradizionale, in uno spazio pop-up a Delhi organizzato dallo chef Ruchira Hoon, residente nella capitale indiana. Piatti come dhal, curry di zucca e patate, coconut sambol erano serviti in quello che si definisce un pasto tradizionale casalingo. Vi affezionerete così sin da subito alla cucina srilankese, attratti dai suoi sapori delicati ma robusti.
Nel nostro viaggio nella cucina tradizionale di questo popolo, abbiamo a che fare con due esperienze culinarie contrastanti in Sri Lanka. La prima, una tradizionale esperienza di cucina in stile villaggio a Tangalle presso il resort Anantara Peace Haven, dove imparare a cucinare piatti tipici sotto la guida di una signora locale.
Si raccolgono verdure direttamente dall’orto, preparato pol sambol (sambol di cocco) da zero e cucinato vari tipi di prodotti stagionali secondo lo stile del sud dello Sri Lanka. La seconda esperienza, a Gini a Colombo, ci può senza dubbio mostrare una cucina più moderna, con piatti preparati su fuoco aperto – chiamato gini in singalese – e presentati in una versione sofisticata ma con sapori familiari. In entrambe le esperienze, è evidente il desiderio di preservare la cucina tradizionale e celebrare i prodotti locali delle diverse regioni.