Il latte acquista sempre più consensi tra gli italiani di ogni età, ma uno su quattro lo beve senza lattosio, anche se solo il 25% di questi è intollerante.
Un’indagine effettuata dal gruppo di Psicologia dei consumi della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica di Cremona ha preso in esame oltre mille persone, in buona parte mamme con figli fino a 22 anni, con l’obiettivo di sondare il consumo di latte degli italiani. A dirigere la ricerca la professoressa Guendalina Graffigna.
Il 30% della popolazione dichiara di aver consumato spesso latte vaccino fresco nell’ultimo mese, nel 25% dei casi dichiarano di aver bevuto latte senza lattosio e nel 20% di aver consumato bevande vegetali alternative. Ma tra chi dichiara di consumare tutti i giorni prodotti senza lattosio (un 25% del totale), si scopre che solo un quarto (6%) lo sceglie perché intollerante: “Dai dati dalla nostra ricerca il consumo del “senza lattosio” oggi appare più che mai dettata da ragioni emotive – preoccupazione per la propria salute, insoddisfazione per il proprio stile di vita, ricerca di rassicurazione-, più che da una valutazione razionale legata alle componenti nutritive degli alimenti” sottolinea l’esperta.
A spingere verso il latte senza lattosio motivazioni salutiste e chi consuma prodotti “senza lattosio” si dichiara più spesso preda delle fake news in ambito agro-alimentare. “La scarsa e poco corretta informazione sull’alimentazione e le proprietà del latte vaccino è un problema crescente che impatta sui comportamenti dei consumatori con ricadute problematiche sul sistema agro-alimentare”. E gli italiani dove si informano? I canali di riferimento sono i siti web (50%), seguiti dalla televisione (40%) e dai social network (32%). Il 14% degli intervistati ha dichiarato di aver creduto nell’ultimo anno a una notizia letta online che poi si è rivelate essere falsa.