L’amaranto è una pianta che appartiene alla famiglia delle Amarantacee ed è originaria dell’America centrale e, insieme a quinoa e mais, era la bade alimentare di Incas e Aztechi oltre 3.000 anni fa. Gli antichi romani pensavano che l’amaranto, tra le sue proprietà, avesse anche quella di tenere lontana l’invidia e la sfortuna.
Per molto tempo è stato praticamente dimenticato come alimento ed è stato riscoperto negli Usa intorno agli anni ’60. Attualmente viene coltivato in tutto il mondo sia per le sue proprietà benefiche e nutrizionali oltre che come pianta ornamentale.
L’amaranto non contiene glutine, dunque adatto a chi soffre di celiachia, è ricco di fibre e di proteine nobili come lisina, calcio, magnesio, ferro e fosforo. In più contiene vitamine C e del gruppo B. Dal punto di vista alimentare è assai digeribile, quindi viene spesso usato come ingrediente nelle pappine per bambini e anziani oppure per chi segue particolari terapie contro patologie anche gravi come il cancro. Grazie all’apporto di fibre e proteine è particolarmente indicato per chi segue una dieta vegetariana o vegana e aiuta a rafforzare il sistema immunitario.
Secondo alcune ricerche l’amaranto sarebbe in grado di contrastare la formazione di colesterolo cattivo, i problemi di pressione alta ed evitare malattie cardiovascolari. Inoltre i suoi semi e le foglie sono particolarmente ricche di ferro, in dosi maggiori persino rispetto agli spinaci, e quindi utilizzate per chi soffre di anemia o carenza di ferro.
L’amaranto, se riscaldato scoppia, ossia ha un comportamento simile a quello del mais da popcorn. Infatti può essere riscaldato in padella per ottenere una specie di popcorn da utilizzare in modi differenti. Ma le foglie di amaranto possono essere cucinate come gli spinaci, oppure con i semi è possibile aromatizzare il pane o saltati in padella.
scoppia. È possibile infatti riscaldandolo in padelle, ottenere una sorta di popcorn che può essere utilizzato in svariati modi. La cottura dei semi di amaranto in pentola richiede circa 50 minuti, oppure 30 minuti in pentola a pressione.
L’amaranto non ha effetti collaterali particolari salvo casi di allergie e intolleranze. Si consiglia però di usarlo con moderazione, soprattutto se abbinato alla carne, in quanto è altamente proteico. Inoltre è da evitare per chi soffre di particolari patologie ai reni o di gotta e artrite reumatoide. Si consiglia di comprarlo in erboristeria.