Secondo nuovi studi scientifici la posizione in cui dormiamo può essere indice di alcuni sintomi e suggerire alcune modifiche nello stile di riposo notturno. Solitamente ogni essere umano adulto dovrebbe dormire 7 o 8 ore per riposare al meglio ed evitare possibile ricadute sulla salute.
Vediamo insieme le varie posizioni per dormire e qual è la migliore.
La posizione supina, cioè sulla schiena, è il modo migliore per dormire in quanto il corpo non si contorce e la colonna vertebrale e il collo restano perfettamente rilassati. E’ pur vero che questa posizione può rendere più facile il russare e quindi può creare qualche fastidio a chi dorme con voi. Per evitare i tipici dolori alla schiena, è bene dormire in posizione supina, con le braccia lungo i fianchi. Vi consigliamo un piccolo accorgimento: sotto le ginocchia mettete un sostegno, come un cuscino, che aiuterà la colonna a mantenere la sua curva nella parte bassa della schiena.
Dormire su un fianco è una delle posizioni più comuni, anche non è la migliore, ma neanche la peggiore. Questo modo di riposare può causare una compressione dei nervi collocati lungo le braccia e le gambe che potrebbe, con il passare del tempo, portare a dolori cronici. Se proprio vi sentite comodi in questa posizione meglio dormire sul fianco sinistro, come consigliano i monaci buddisti, in quanto migliora la digestione.
Dormire a pancia in giù è la peggiore posizione che possiate assumere. Infatti questa posizione causa sforzi notevoli al collo e appiattisce la curva naturale della colonna vertebrale. Questa posizione alla lunga potrebbe portare a mal di schiena cronici, quindi sarebbe meglio sostituirla con una delle due precedenti. Ne risente anche la colonna vertebrale, quindi è normale che al mattino ci si svegli con dolori alla schiena.
Aggiungiamo che se si è soliti dormire supini è meglio usare un cuscino basso, mentre per chi dorme sul fianco è preferibile un cuscino spesso, in modo che la testa sia dritta rispetto al corpo.