Svegliarsi al mattino a volte sembra un’impresa difficile. Ecco perché succede e alcuni consigli utili per destarsi e mettersi all’opera in tempi brevi.
Durante il sonno REM nel corpo circolano alti livelli di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Se ci si sveglia (e alza dal letto) in questa fase, si ha la sensazione di dormire ancora e si può avere difficoltà nel fare determinate cose che solitamente svolgiamo senza problemi. Il fastidio può durare anche circa 60 minuti, ma se durante la notte avete dormito meno del necessario può durare anche due ore.
Cosa possiamo fare quindi per svegliarsi dal torpore? Solitamente si consiglia di lavarsi la faccia con acqua fredda. La scienza non ha dimostrato l’efficacia di questa azione, ma sicuramente offre una piccola scossa e un aiuto per svegliare la mente. Sicuramente più efficace è bere due tazzine di caffè: infatti la caffeina attiva i neuroni e favorisce il rilascio di adrenalina, ormone che stimola il lavoro del cuore. Il consiglio degli esperti è di non superare le due tazzine, perché tre o più possono causare nervosismo e agitazione.
Per quanto riguarda la colazione meglio non esagerare con cibi ricchi di zuccheri: i glucidi infatti forniscono un’energia a breve termine seguita da un crollo verticale. Gli esperti suggeriscono di preferire le proteine (ad esempio un uovo), che assicurano un buon funzionamento del cervello a lungo termine. Infine è consigliabile svolgere una passeggiata veloce, possibilmente fuori casa: il movimento favorisce un innalzamento dell’attenzione, grazie ad una maggior spinta di sangue verso il cervello e ad una migliore esposizione alla luce, che aumenta i livelli di cortisolo.