Il nostro organismo ha bisogno di essere depurato di tanto in tanto. Il modo migliore per farlo è la dieta dei sette limoni, alias dieta alcalina. Infatti il succo di limone, anche essendo molto acido, quando viene metabolizzato si comporta come un alimento alcalino, abbassando l’acidità. In questo modo si aiuta il corpo a prevenire molte malattie anche molto pericolose.
La dieta dei sette limoni consiste nel bere la spremuta di limone puro al mattino, senza l’aggiunta di acqua, almeno venti minuti prima di fare colazione. Il secondo giorno si procede con due limoni, poi con tre fino ad arrivare a sette limoni. Dopo di che si inizia a scalare di un limone al giorno, fino ad arrivare di nuovo ad un solo limone. Quindi in totale durerà 14 giorni e dovrà essere ripetuto due volte l’anno, magari bevendo una spremuta di limone quando se ne avrà voglia.
Quando si arriva ad una dose maggiore di limoni, ad esempio cinque o più, si possono suddividere durante l’arco della giornata. Ad esempio il succo di due limoni al mattino e il succo di altri tre la sera, prima di cena. L’importante è che venga fatto a stomaco vuoto.
Quali sono i benefici della dieta dei sette limoni? Innanzitutto regolarizza il transito intestinale. Non è vero che il limone ha effetto astringente. Il suo effetto antidiarrioco avviene in casi di necessità, grazie all’attività antisettica che sconfigge i batteri patogeni. Infatti, è in grado di rallentare la diarrea infettiva, ma in casi di normalità disinfetta semplicemente l’intestino regolarizzandolo.
Inoltre il succo di limone contiene vitamine B1, B2 e C, sali minerali (specialmente potassio), oligoelementi, zuccheri, mucillagini, acidi organici e flavonoidi. Nutrienti fondamentali per una buona salute e rivitalizzare tutto l’organismo. In più nei limoni ci sono molecole con notevoli proprietà antisettiche e antiossidanti capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, che possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del DNA.
La dieta dei sette limoni è sconsigliata a chi soffre di insufficienza renale, insufficienze epatiche, rachitismo, artrite cronica avanzata o altre affezioni che compromettono la capacità dell’organismo di trasformare l’acido citrico, ai bambini sotto i 12 anni oppure oltre i 65 anni. In ogni caso è sempre utile ascoltare il parere di un medico prima di seguire questa cura naturale.