La dieta che riduce ansia e depressione tra gli obesi

Un trial clinico randomizzato in Iran ha evidenziato che una dieta a basso contenuto calorico e alta percentuale proteica può ridurre i sintomi di ansia e depressione negli individui obesi.

L’obesità è una condizione medica caratterizzata dall’eccessivo accumulo di grasso corporeo, che può compromettere la salute generale. Comunemente misurata tramite l’indice di massa corporea (BMI), l’obesità è definita da un valore di BMI pari o superiore a 30. Questo indice si calcola dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri. L’obesità è associata a numerosi rischi per la salute, tra cui diabete, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e problemi alle articolazioni.

La dieta che riduce ansia e depressione tra gli obesi
La dieta che riduce ansia e depressione tra gli obesi (CheCucino.it)

Nonostante sia spesso considerata il risultato di scelte alimentari poco salutari, la ricerca scientifica suggerisce che l’obesità sia una condizione complessa, influenzata da fattori genetici, ambientali e legati allo stile di vita. Uno dei principali meccanismi sottostanti è la disfunzione del sistema cerebrale che regola l’assunzione di cibo. Questo può rendere difficile per le persone obese controllare l’assunzione di cibo o ridurla in modo efficace, portando così a un aumento di peso. In particolare, studi hanno dimostrato che i cervelli degli individui obesi consumano più energia nel contrastare le voglie di cibo rispetto a quelli delle persone di peso normale. Inoltre, il consumo cronico di alimenti ricchi di grassi facilmente digeribili e zuccheri può alterare questi meccanismi, contribuendo all’insorgenza dell’obesità.

La dieta ad alta percentuale proteica e a basso contenuto calorico

Un recente studio condotto in Iran ha esaminato gli effetti di una dieta a basso contenuto calorico e ad alta percentuale proteica sugli individui obesi. Lo studio, che ha coinvolto 60 partecipanti obesi, ha cercato di esplorare come questo tipo di dieta potesse influire sulla salute mentale, in particolare su ansia, stress e depressione. La ricerca ha trovato che una dieta a basso contenuto calorico con un’alta percentuale di proteine ha portato a una significativa riduzione dei sintomi di depressione e ansia già dopo soli 15 giorni di trattamento. Dopo 30 e 60 giorni, i partecipanti che seguivano questa dieta hanno riferito anche punteggi di stress significativamente più bassi.

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La dieta ad alta percentuale proteica e a basso contenuto calorico (CheCucino.it)

I risultati sono stati ottenuti grazie all’uso di un indice psicometrico, il DASS-21, che valuta i sintomi di ansia, depressione e stress. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: il gruppo di intervento, che ha seguito una dieta con il 30% di proteine, e il gruppo di controllo, che ha mantenuto un contenuto proteico standard. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a un deficit calorico di 750 kcal al giorno per favorire la perdita di peso.

I risultati del trial e le implicazioni per la salute mentale

Dopo 15 giorni di dieta, i partecipanti al gruppo di intervento hanno mostrato significativi miglioramenti nei punteggi relativi alla depressione e all’ansia rispetto al gruppo di controllo. Dopo 30 giorni, è stato osservato anche un abbassamento del livello di stress. Questo studio suggerisce che una dieta a basso contenuto calorico e ricca di proteine potrebbe non solo facilitare la perdita di peso ma anche migliorare il benessere psicologico degli individui obesi.

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I risultati del trial e le implicazioni per la salute mentale (CheCucino.it)

Lo studio ha anche sottolineato che le diete ad alta percentuale proteica potrebbero migliorare i livelli di colesterolo e trigliceridi, contribuendo ulteriormente a migliorare la salute mentale dei partecipanti. Tuttavia, è importante notare che, all’inizio dello studio, i partecipanti non presentavano sintomi gravi di depressione, ansia o stress, il che potrebbe aver influenzato i risultati.

Limiti dello studio pubblicato sulla dieta riferita agli obesi

Un aspetto da considerare è che si trattava di uno studio a etichetta aperta, in cui i partecipanti erano consapevoli del gruppo di appartenenza, il che potrebbe aver influenzato i loro comportamenti e risposte (effetto Hawthorne). Questo tipo di consapevolezza potrebbe aver portato a una risposta psicologica alterata o a un bias di auto-segnalazione.

In conclusione, il trial clinico ha contribuito a migliorare la comprensione degli effetti delle diete a basso contenuto calorico e ad alta percentuale proteica sulla salute mentale degli individui obesi. Nonostante i risultati promettenti, ulteriori studi con gruppi di controllo più rigorosi e una valutazione a lungo termine sono necessari per confermare l’efficacia di questo approccio nel trattamento dell’obesità e dei disturbi psichici associati.

Lo studio, intitolato “The effect of a low-calorie, high-protein diet on psychometric variables in obese individuals: a Randomized Clinical Trial,” è stato condotto da Fatemeh Sadat Hashemi Javaheria e colleghi e pubblicato sulla rivista Nutritional Neuroscience.

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