Le nuove linee guida della Chiesa inglese ribadiscono che solo il pane con farina di grano e il succo d’uva fermentato possono essere consacrati.
La Chiesa d’Inghilterra ha recentemente stabilito che durante la Santa Comunione non è possibile utilizzare vino analcolico o pane senza glutine. Questa decisione, contenuta nelle nuove linee guida pubblicate prima del Sinodo generale della Chiesa, sottolinea che, per essere validamente consacrato, il pane deve essere fatto esclusivamente con farina di grano e il vino deve essere succo d’uva fermentato.
La Santa Comunione è uno dei sacramenti più importanti nella fede cristiana, rappresentando il corpo e il sangue di Cristo attraverso l’uso di pane e vino. La Chiesa ha sempre considerato che solo questi due elementi, nel loro stato tradizionale, possano essere consacrati per rendere valido il sacramento. Questo il motivo dietro una decisione molto discussa.
Anche se esistono metodi per ridurre il glutine nel pane o eliminare l’alcol dal vino, tracce residue di questi ingredienti rimangono sempre, motivo per cui la Chiesa ha deciso di mantenere le sue posizioni. Non sono accettati sostituti come la farina di riso o patate per il pane, al fine di preservare la composizione tradizionale del sacramento.
Le nuove linee guida hanno sollevato un dibattito all’interno della Chiesa, poiché molte persone che non possono consumare glutine o alcol si trovano escluse dal ricevere l’intero sacramento. Alcuni membri del Sinodo hanno espresso preoccupazioni riguardo l’ingiustizia di questa esclusione. Il reverendo canonico Alice Kemp ha sollevato il problema che ha avuto una certa discussione.
Kemp ha spiegato che i fedeli e i sacerdoti che non possono consumare questi ingredienti sono costretti a ricevere solo uno dei due elementi o, nel peggiore dei casi, sono completamente esclusi dalla Santa Comunione. Il vescovo di Lichfield, Michael Ipgrave, ha risposto a queste preoccupazioni, spiegando che l’uso di elementi alternativi potrebbe minare due principi fondamentali della Chiesa d’Inghilterra.
La Chiesa sostiene che solo il pane fatto con grano e il succo fermentato dell’uva siano da consacrare nella Santa Comunione. In secondo logo, si afferma che ricevere il sacramento in un unico tipo, come nel caso della comunione degli ammalati o dei bambini, non è una forma di esclusione, ma una piena partecipazione al sacramento.
Il vescovo Ipgrave ha poi aggiunto che anche coloro che non possono ricevere fisicamente il sacramento, a causa di limiti alimentari o altre difficoltĂ , possono partecipare pienamente al sacramento attraverso la fede. I benefici del corpo e sangue di Cristo vengono ricevuti spiritualmente, anche in assenza della partecipazione materiale agli elementi.
La questione resta aperta: se da un lato la tradizione e la fede cristiana vengono rispettate, dall’altro la questione dell’inclusività per i fedeli con restrizioni alimentari continua a sollevare interrogativi. Per molti, comunque, occorre equilibrio da trovare tra la tradizione liturgica e la necessità di rendere il sacramento accessibile a tutti i credenti.