I dati parlano chiaro: gli italiani stanno letteralmente impazzendo per questa bevanda che ha aumentato il suo commercio in modo astronomico.
In un mondo dove la frenesia della vita aumenta sempre di più e gli impegni si abbracciano costantemente, cercare un po’ di relax è l’obiettivo ambito da molti.
Trovare la propria oasi in un deserto di corse è ciò che può far risanare la mente da stress e ansia, complici di momenti di puro black-out cognitivo.
Proprio per questo motivo gli italiani stanno impazzendo per una bevanda in particolare: l’aumento delle vendite riporta un dato a dir poco sconcertante.
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Di cosa stiamo parlando? Del mercato di infusi, tisane e camomille. Il loro fatturato ha superato quota 200 milioni aumentando del 20% i valori pre-pandemia.
I dati arrivano dall’indagine “Italiani e benessere: camomilla, tisane e infusi elisir del vivere bene” realizzata da AstraRicerche per Bonomelli (gruppo Montenegro).
La ricerca conferma che almeno un italiano su tre dichiara di aver aumentato il consumo di tisane, infusi e camomille nell’ultimo periodo.
L’indagine non si è fermata al rilevamento dati ma ha voluto scandagliare i motivi per i quali questi prodotti hanno avuto un incremento così deciso.
La risposta più fornita dagli utenti riguarda il sapore di queste bevande seguito dall’efficacia (rilassamento o aiuto a dormire) ed infine la naturalità delle materie prime.
Un altro dato stupefacente riguarda i giovani (25-34 anni): anche tra loro è aumentato in modo considerevole il consumo di queste bevande, soprattutto la camomilla.
Anche i giovani asseriscono che hanno incrementato l’assunzione di camomilla più per il sapore che per gli effetti che fornisce al corpo.