In Italia scatta l’allarme alcol: un fenomeno preoccupante anche tra i giovani e prima causa di mortalità fra gli under 24. Ecco i numeri e i dati di questo fenomeno.
Sono 8,6 milioni i consumatori di alcol a rischio, 68mila le persone alcol-dipendenti prese in carico dai servizi di cura, 4.575 gli incidenti stradali causati dal consumo di alcolici. I più a rischio sono i giovani tra i 16 e i 17 anni e le persone tra i 65 e i 75 anni. E’ quanto emerge dalla Relazione al Parlamento trasmessa dal ministro della Salute Giulia Grillo alle Camere.
La bevanda alcolica maggiormente consumata è il vino (48,1%), seguito dalla birra (27,1%), dai superalcolici (10,3%) e dagli aperitivi, amari e digestivi (5,5%). Nel corso del 2017 si sono verificati complessivamente 39.182 accessi in Pronto Soccorso caratterizzati da una diagnosi principale o secondaria attribuibile all’alcol. Nel 2015 si sono registrati 1.240 decessi dovuti all’alcol, di cui 1016 uomini e 224 donne. Le due patologie che causano il numero maggiore di morti sono le epatopatie alcoliche e sindromi psicotiche indotte da alcol.
Secondo uno studio del Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità l’alcol alla guida rappresenta la prima causa di disabilità e mortalità prematura diretta o indiretta per tutti i giovani fino a 24 anni di età in Italia. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità rivelano che a consumare bevande alcoliche sono in media un ragazzo su 5 e una ragazza su sei. Tra i maschi prevale il consumo di birra, mentre le ragazze preferiscono gli aperitivi alcolici.
Nonostante lo scenario allarmante dipinto da Iss e Ocse, in Italia il consumo di alcool resta basso rispetto a quello registrato dagli altri Paesi occidentali: 6,1 litri pro capite all’anno, in media, la cifra più bassa fra i Paesi Ue. Ben al di sotto di Francia (12 litri), Germania (11) e Spagna (9,8).