Le indicazioni su un integratore alimentare ritirato: le autorità preposte forniscono le informazioni utili su questo caso.
C’è un integratore alimentare ritirato dalle vendite a seguito di una non conformazione riscontrata in sede di controllo. A darne notizia è il Ministero della Salute, che vigila costantemente non solo sui casi di richiami alimentari ma anche su possibili situazioni di rischio che possono essere legate all’assunzione proprio di integratori e di farmaci.
L’integratore alimentare ritirato è prodotto in Italia e tutte le informazioni del caso utili al suo riconoscimento sono riportate all’interno di una apposita notifica ministeriale. L’avviso è presente sul sito web dell’Ente, nella apposita sezione dedicata ai richiami.
L’uso di questo integratore alimentare ritirato a scopo cautelativo è indicato di consueto per favorire il drenaggio dei liquidi corporei. Si tratta di un prodotto con al suo interno, tra gli ingredienti impiegati, tè verde, yerba matè, betulla, asparago, ciliegio e karkadè.
Il nome di questo integratore è Drena Shock, come riportato dalla sua denominazione di vendita. Il marchio è invece quello di Private Label ed il nome o la ragione sociale dell’OSA a nome del quale tale prodotto è posto in commercio è Gruppo Metodo srl.
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Il produttore è Ekalab srl e lo stabilimento di produzione si trova a Ponzano Veneto, località in provincia di Treviso. C’è un solo lotto sottoposto alla problematica indicata di sospetta fermentazione. Si tratta del C22A021, con data di scadenza indicata nell’ottobre 2025.
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Il richiamo è avvenuto a scopo cautelativo per “sospetto di fermentazione”. Il Ministero della Salute comunica anche di essere in attesa di un riscontro da parte del fornitore. Fino ad allora però si raccomanda ai consumatori di non consumare questo articolo e di sospenderne l’assunzione.
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In casi come questo è anche possibile chiedere ed ottenere un rimborso od una sostituzione con altro tipo di prodotto. Basta portare l’articolo soggetto a richiamo al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto in precedenza e procedere in tal senso. Il tutto anche senza disporre dello scontrino, visto che si tratta di una situazione che riguarda la salute dei consumatori, come da normativa della Commissione Europea.