In caso di influenza e disturbi intestinali l’organismo va aiutato attraverso l’alimentazione. Ci sono alcuni cibi che potrebbero peggiorare la situazione. Quindi meglio sapere cosa evitare di portare a tavola per una guarigione più celere e consolidata.
In caso di virus intestinali, gastrite o reflusso gastro-esofageo meglio ridurre drasticamente il consumo di caffè, soprattutto se accusate vomito, diarrea e nausea. La caffeina ha effetto diuretico e spinge alla disidratazione. Se l’organismo non è ben idratato l’organismo non può reagire al meglio all’infezione. Ma se proprio non potete farne a meno è concessa una tazzina dopo pranzo: in tal caso il rischio di disidratazione è quasi nullo.
Il succo di arancia confezionato è molto più acido e meno ricco di nutrienti rispetto ad una spremuta fresca. L’acido citrico irrita la gola già infiammata a causa dell’infezione, ma è pur vero che la vitamina C contenuta nelle arance è indispensabile per una perfetta guarigione. Quindi non resta che prepararla in casa e possibilmente con arance biologiche.
Sia in caso di virus intestinale che in caso di influenza bisogna eliminare dolci e bibite gassate che provocano disidratazione, oltre ad essere ricche di zuccheri raffinati. Questi hanno effetti negativi sia sul tratto gastrointestinale che sul sistema immunitario. L’eccesso di zuccheri raffinati indebolisce l’efficienza del sistema, motivo per cui è sempre utile ridurne il consumo anche quando si è in buona salute. In caso di diarrea meglio evitare del tutto il consumo di dolci.
Da evitare l’assunzione di alcolici. Oltre a causare disidratazione accentuano la diarrea e hanno un effetto irritante sulle mucose dell’apparato gastrointestinale. In caso di raffreddore evitare anche le bevande calde corrette con l’alcol, come ad esempio il ponce. Meglio una bevanda calda dolcificata con il miele.
In caso di sintomi diarroici meglio evitare cibi fritti o grassi, in quanto impiegano più tempo per attraversare il tratto digerente e possono provocare reflusso acido e diarrea. Possono invece essere consumati tranquillamente, ma in modiche quantità, la frutta secca e l’olio extra vergine di oliva a crudo.