Le aree che contano più fast food hanno tassi più elevati di infarti secondo una recente ricerca australiana.
Gli scienziati hanno utilizzato i dati di 3.070 pazienti ricoverati negli ospedali del Nuovo Galles del Sud con un infarto tra il 2011 e il 2013. È stato notato l’indirizzo di casa di ciascun paziente, in modo che gli esperti potessero vedere quante catene di fast food esistevano in ciascuno dei loro quartieri. Per ogni ulteriore fast food della zona, gli esperti hanno riscontrato circa quattro ulteriori attacchi di cuore ogni 1.000 persone ogni anno.
I risultati sono stati gli stessi sia nelle aree rurali e urbane, anche dopo essersi adattati ad altri fattori di rischio di infarto, inclusa la pressione alta. Gli scienziati non hanno spiegato perché esiste un legame, né hanno riconosciuto che le aree più povere hanno più probabilità di avere un’abbondanza di negozi di fast food.
La malattia cardiovascolare è una delle principali cause di morte in tutto il mondo. Ci sono più di 100.000 ricoveri ospedalieri nel Regno Unito ogni anno a causa di attacchi di cuore, pari a uno ogni cinque minuti. Nonostante la consapevolezza che i fast food non siano salutari, le persone ne mangiano di più perché offrono pasti in tempi rapidi e a costi bassi.
Precedenti studi hanno dimostrato che lo scarso valore nutrizionale, l’alto contenuto di sale e i grassi saturi nei fast food sono collegati alle malattie cardiache. Il team di ricerca spera che i loro risultati mostrino ai responsabili politici che i rischi di malattie cardiache non dipendono solo dalle scelte personali, ma anche dall’ambiente in cui vivono. Affrontare le malattie cardiache richiede responsabilità individuali e azioni a livello politico. Oltre a regolare la posizione e la densità dei fast food, le aree locali dovrebbero garantire un buon accesso ai supermercati con alimenti sani.